L’acqua è qualcosa che ti “bagna”, è “trasparente”, è fondamentalmente liquida (solido è piuttosto il ghiaccio, mentre aeriforme è il vapore).
Mi si dice che, chimicamente, l’acqua non è che H2O, una molecola costituita di due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.
Ma questo non è possibile!
Una tale molecola, isolatamente presa, non bagna e non è trasparente. Non è nemmeno liquida. Ma l’acqua è tutte queste cose. Dunque l’acqua non è H2O.
L’acqua è forse un “insieme” di molecole H2O?
Forse, ma bisogna intendersi sul significato del termine “insieme”.
Nell’ “insieme” in cui consiste l’acqua le molecole di cui è costituita sono in un rapporto reciproco tale che l’acqua sia liquida, trasparente e che bagni. Questo rapporto è determinato dai legami che sussistono tra i singoli atomi delle singole molecole, certamente, ma anche dai legami che vi sono tra ciascuna molecola e tutte le altre (legami determinati anche dalla temperatura a cui queste molecole si trovano, ossia dall’intensità della vibrazione/oscillazione a cui sono sottoposte), dai legami tra tutte queste molecole e le forze, di origine esterna, che agiscono su di esse (nucleari, elettromagnetiche, gravitazionali), dal rapporto tra l’insieme di molecole in questione e chi è in condizioni di percepire questo “insieme” come qualcosa che bagna, trasparente e liquido (dunque dal rapporto tra il fenomeno “acqua” e il soggetto umano percipiente).
In ultima analisi l’acqua è qualcosa che è bensì fatta di molecole costituite, ciascuna, da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, ma essa non si risolve affatto in tale sua costituzione. Le molecole d’acqua sono la “materia” di cui l’acqua, in quanto “sostanza”, è fatta o costituita. Ma l’esistenza dell’acqua richiede molto di più dell’esistenza di atomi di idrogeno e di ossigeno. L’esistenza dell’acqua richiede un’insieme sì, ma di condizioni, non di molecole (l’esistenza di tali molecole è solo una delle condizioni perché si dia acqua). Queste condizioni hanno a che fare con la struttura dell’universo che abitiamo, con la nostra stessa struttura ed esistenza, last but not least con la coscienza che possediamo dell’universo in quanto soggetti percipienti.