Come scritto, raggiunta la metà del secolo di vita, mi sembra giusto esporre pubblicamente, in forma ipotetica e problematica, la mia “visione del mondo”. Ecco, dunque, perché la presento su questo sito, nella sezione TEORIA.

• Perché piuttosto non presenti la tua visione del mondo in un libro, ad esempio, come hai fatto con Platone 2.0. La rinascita della filosofia come palestra di vita (Mimesis, Milano-Udine 2016), che dà il titolo a questo sito? Perché invece proprio sul web?

In quel libro presento la mia concezione della filosofia come pratica e come esercizio (in particolare nella forma della consulenza filosofica). Paradossalmente, non si tratta di un lavoro teorico, ma pratico, una sorta di ampio manuale. In ragione di questa “destinazione” la “forma libro” in cui la pratica filosofica vi viene presentata è meno insidiosa di quello che sarebbe se mi servissi della medesima “forma libro” per presentare la mia “dottrina”.

Internet, invece,  in virtù del suo carattere dinamico, sempre in divenire, perfettibile, propone la sola forma in cui oggi, a mio avviso, si può conciliare il carattere orale del filosofare originario, non mai concluso, sempre strutturalmente aperto, dialogico (pensa solo alla possibilità di fare commenti alle pagine web), con l’esigenza di un’esposizione in qualche modo organica e ordinata di una serie coerente di intuizioni e argomentazioni.

Il che comporta che, se vorrai esplorare la sezione TEORIA di questo sito, così come ogni altra pagina o articolo, non dovrai pensare di trovare testi immutabili, sempre uguali a se stessi. A distanza di giorni, mesi, anni, potrai trovare cose del tutto nuove, modificate, rivedute, in tratti anche essenziali…  Proprio come se vorrai discutere con me di qualche argomento, non troverai sempre le stesse risposte, né le stesse domande. Sollecitato da fonti e provocazioni diverse, mi concedo il diritto-dovere di cambiare opinione, cioè di cambiare la prospettiva dalla quale, di volta in volta, guardo al mondo. E questo proprio in nome dell’immutabilità di una verità che suppongo inattingibile e inesauribile.

L’obiettivo del resto di questo sito, come della pratica filosofica svolta oralmente, non è quello di indottrinare, ma di proporre ipotesi, affinché il lettore, come l’uditore, come l’interlocutore di un dialogo, possa riceverne stimoli, possa riflettere, possa trovare la sua strada per la verità.

• D’accordo. Ma perché a questo scopo dovrei perlustrare il tuo sito, nella sua sezione TEORIA? Il web propone infiniti strumenti a chi desidera approfondire la propria “filosofia di vita”… Chi sei tu per suggerire qualcosa ad altri?

Nessuno, certo. Tuttavia ti segnalo due ragioni che dovrebbero almeno suscitare la tua curiosità per quanto propongo.

Non mi sono noti altri esperimenti simili al mio. Certo,  pullulano i blog, i cui autori espongono il proprio punto di vista, in genere su temi d’attualità. Ma la “forma blog” spesso non consente ciò che la filosofia richiede: di giustificare il più possibile la propria prospettiva e di svilupparla in un quadro il più possibile coerente e organico, che consenta al lettore di entrare in un mondo possibile che è qualcosa di più di insieme irrelato di informazioni e provocazioni.

Se, poi, certamente, non sono più intelligente o migliore di altri, ho tuttavia dedicato e dedico tuttora una parte importante della mia vita alla riflessione filosofica, non fosse che per ragioni professionali, come insegnante e come consulente filosofico. Dunque, è quanto meno presumibile (anche se tutt’altro che scontato) che io (qui il pronome ci vuole) sia stato e sia ancora in grado di offrire una proposta filosofica che, se non dimostrata “scientificamente”, in un certo senso è stata validata esistenzialmente.