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LA CONSULENZA FILOSOFICA
A SCUOLA
In ambito scolastico la
consulenza filosofica può assumere forme diverse.
La
consulenza filosofica può rappresentare un'importante risorsa innanzitutto
per i docenti, in due direzioni (distinte concettualmente, ma sovrapponibili
praticamente):
- direttamente,
il consulente filosofico, in modo del tutto analogo a ciò fa in ambito
aziendale [cfr. Fabio Cecchinato, Filosofia e Management, in "Phronesis",
3,
2004] può stimolare un confronto interno tra gruppi di docenti, per
aiutarli a focalizzare i nodi problematici che toccano la loro vita professionale:
questioni legate alle reciproche relazioni, ai rapporti con genitori e allievi,
all'interpretazione e alla discussione delle teorie pedagogiche e didattiche
a cui fanno riferimento, al rapporto tra la teoria e la pratica dell'insegnamento,
al disagio prodotto da determinate condizioni ambientali, agli stimoli e alle
minacce provenienti dai media ecc.;
- indirettamente,
il consulente filosofico può svolgere un ruolo di formazione
per far acquisire ai docenti competenze filosofiche (nel senso specifico
della consulenza filosofica) da applicare alla loro relazione con gli
allievi, per renderla più profonda (così come si organizzano
corsi di formazione sulla relazione educativa a matrice psicologica).
Per quanto riguarda gli
studenti il consulente filosofico può mettersi a disposizione
- per colloqui d'aiuto,
nell'ambito delle attività del CIC (Centro di Informazione e Consulenza),
spesso presente nelle scuole, oppure
Un quadro relativo
a progetti già realizzati a scuola, tangenti al mondo delle pratiche
filosofiche, è fornito dall'articolo Ragionare
in rete
[file pdf]
per informazioni: info@platon.it
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