SUGGERIMENTI OPERATIVI PER LA LETTURA FILOSOFICA DI UN TESTO

Premesso che per testo filosofico si intende un testo qualsiasi (anche poetico, narrativo ecc.) letto dal punto di vista filosofico, ossia in quanto suggerisce, sostiene o argomenta una tesi in forma razionale, si consideri quanto segue.

Un testo filosofico contiene due parti principali:
- argomentazione, ovvero il perché;
- tesi, ovvero il pensiero dell'autore, il che;

Argomentazione e tesi rappresentano la parte esplicita del discorso.
Anche la parte implicita è fondamentale per la comprensione del testo.

Essa a sua volta può comprendere:

Presupposti
- logici
- culturali
- storici
- filosofici
- scientifici
- linguistici
- ecc.

[L'autore di un testo filosofico ritiene scontati tali presupposti, che sono da considerarsi (provvisoriamente) validi, in sede di interpretazione, affinché il testo risulti sensato]

Implicazioni

 

PARTI

IMPLICITA

ESPLICITA

IMPLICITA

DISCUSSIONE

presupposti

tesi

implicazioni

valutazione

 

argomentazioni

conseguenze

 

N.B Le argomentazioni di una tesi non sono altro che i presupposti resi espliciti (così come i presupposti sono argomentazioni implicite)
A loro volta le implicazioni non esplicite della tesi sostenuta nel testo stanno alla tesi, all'incirca come la tesi sta alle sue argomentazioni.

In ultima analisi il rapporto logico tra i tutti questi i termini è il seguente:
- se è vero il presupposto, allora è vera l'argomentazione
- se è vera l'argomentazione, allora è vera la tesi
- se è vera la tesi, allora è vera l'implicazione o conseguenza

D'altra parte:
- se è falsa l'implicazione, allora è falsa la tesi
- se è falsa la tesi, allora è falsa l'argomentazione
- se è falsa l'argomentazione, allora è falso il presupposto

Dopo avere interpretato un testo a partire dai suoi presupposti, è possibile discuterlo problematizzando i presupposti espliciti (argomentazioni) o impliciti da cui muove, cioè facendo vedere che sono
a) semplicemente non necessari, oppure
b) falsi qualora si ammettano altri presupposti (p.e. i nostri), oppure
c) internamente contraddittori