Per completare il quadro della formazione degli Stati nazionali non si può ignorare il caso spagnolo (ritornato di scottante attualità per la vicenda dell’odierna “lotta” per l’indipendenza della Catalogna, corrispondente all’incirca all’antico regno d’Aragona, dal resto della Spagna).
In questo caso la formazione dello Stato è legata alla lotta secolare contro i musulmani (culminate con la decisiva battaglia di Las Navas di Tolosa del 1212 e poi con la definitiva cacciata dei “mori” della penisola iberica nel 1492, con la caduta del regno di Granada). Un’altra tappa fondamentale fu il matrimonio del 1469 tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona (i sovrani che, nel 1492, oltre a cacciare i mori, finanziarono la spedizione di Cristoforo Colombo e determinarono la “scoperta” dell’America): la Castiglia, che aveva già assorbito il regno di Leòn, venne così associata all’Aragona (la Catalogna), anche se per la formazione di uno Stato completamente unificato (nel quale la lingua catalana e le istituzioni aragonesi persero ogni rilevanza) bisogna attendere i primi anni del Settecento (il regno di Filippo V di Borbone). Conservò, invece, la sua indipendenza (tranne che nel sessantennio 1580-1640) il regno di Portogallo.
Cfr. § 2.3, pp. 45-46; § 7.5, pp. 194-96.