Dopo aver studiato le vicende dei popoli con cui via via l’Europa si confrontò durante il Basso Medioevo, in particolare Vichinghi, Arabi, Mongoli, Russi, Turchi ottomani, attraverso la pagina dedicata a questo argomento e attingendo a tutti gli strumenti a cui essa rinvia (il documentario di Rai Storia di cui abbiamo fruito anche in aula, le pagine del manuale pertinenti, le cartine geo-storiche dinamiche per quanto riguarda gli anni di cui si tratta) fai il seguente esperimento mentale:
- Supponi che uno a tua scelta dei popoli sopra elencati non avesse avuto il successo politico-militare che ha storicamente avuto in una certa fase storica e fosse rimasto, viceversa, una nazione insignificante. Che cosa sarebbe potuto cambiare della storia dei popoli vicini e, in particolare, della storia europea?
N.B. Un luogo comune recita “Non si fa la storia con i se”. Tuttavia, come approfondiremo meglio nel quinto anno, insigni storici e teorici della metodologia storiografica, come il sociologo Max Weber (vissuto nella prima metà del Novecento), hanno suggerito la tecnica della c.d. “possibilità oggettiva”. Si tratta, come nel nostro esercizio, di togliere immaginariamente alcuni “fattori” dal “gioco” per formulare ipotesi su che cosa sarebbe accaduto in loro assenza. Quanto più si può congetturare che le cose sarebbero andate diversamente, tanto maggiore deve essere considerata l’incidenza causale del fattore immaginariamente tolto. Viceversa, se si potesse ragionevolmente ritenere che poco o nulla sarebbe stato diverso, al fattore in questione si dovrebbe assegnare un ruolo causale corrispondentemente piccolo o nullo.
Supponendo che l’impero mongolo di Gengis Khan non fosse mai esistito probabilmente i territori posseduti dai mongoli sarebbero stati conquistati dall’impero cinese che era in espansione ed era situato geograficamente vicino a questi possedimenti. Anche l’impero semitico si sarebbe espanso ulteriormente nei territori dell’impero mongolo, così anche la l’impero russo che invece di aspettare dei secoli per rinascere e ritornare ad espandersi, subito sarebbe diventato una grande potenza e ci sarebbero stati dei conflitti per la conquista e il posizionamento dei confini tra semiti, cinesi e russi. L’impero dell’Iran sicuramente si sarebbe sviluppato e forse espanso anche lui ulteriormente anzichè essere inglobato dall’impero Mongolo.
Per quanto riguarda l’Europa il commercio con l’Oriente sarebbe stato molto difficile visti i conflitti per i territori e i rischi che il commerciare poteva comportare e Marco Polo non avrebbe forse fatto il suo viaggio in Cina e l’Oriente per gli europei sarebbe rimasto un mondo avvolto nel mistero per un altro po’ di tempo.
Difficile dire con esattezza quali popolazioni si potevano sviluppare e potevano diventare grandi potenze e magari sconvolgere la storia Europea e Orientale…
Ottime considerazioni, che dimostrano la tua attenzione per le dinamiche storiche
Vale anche per te il rilievo che ho fatto ad altri che hanno sviluppato la tua ipotesi.
Se immaginiamo che l’impero mongolo non avesse avuto il successo politico e militare che ha riscontrato possiamo ipotizzare varie conseguenze sul piano politico, sociale, religioso e commerciale.
Per prima cosa la cristianità probabilmente avrebbe avuto più successo in oriente, proseguendo ad espandersi.
Inoltre sarebbero probabilmente mancati i numerosi scambi avuti con l’Oriente, resi possibili grazie all’unificazione dei territori asiatici in un unico stato. Infatti ci fu un periodo ti pace e tranquillità caratterizzato da intensi scambi commerciali chiamato “pax mongolica”. In questo periodo infatti il famoso veneziano Marco Polo intraprese vari viaggi in Oriente dove gli fu pure affidato il controllo di alcuni territori.
Penso che se l’impero mongolo non si fosse sviluppato e che se l’Oriente non si fosse unito sotto un unico regno sarebbero stati difficili gli scambi commerciali e culturali. Infatti se i commerci con l’oriente non fossero stati presenti non avremmo avuto accesso a prodotti non presenti in occidente ma anche a usanze culturali. Marco Polo scrisse appunto in conseguenza a uno dei sui viaggi in Oriente un libro chiamato il Milione, detto anche libro delle meraviglie. In questo libro vi sono riportate varie informazioni a partire da quelle geografiche a quelle politiche e culturali. Infatti se l’Oriente non si fosse mai unificato sarebbero stati difficili i viaggi in oriente e quindi anche lo studio del territorio dal punto di vista geografico.
Come scritto ad altri, forse il mancato “decollo” dell’impero islamico avrebbe potuto avere conseguenze anche ulteriori… Ma hai colto aspetti importanti.
Scusi prof ma io ho parlato dell’impero mongolo. Forse mi ha confusa con un mio altro compagno.
Ah, scusa… Cmq per l’impero mongolo valgono le considerazioni che ho fatto in aula e rispondendo ad altri tuoi compagni.
Ipotizzando che la civiltà islamica non si fosse sviluppata, a mio parere, molte delle odierne conoscenze, in particolare quelle in campo scientifico, non sarebbero giunte in Occidente.
Già nel VI e nel VII secolo, gli arabi, iniziarono a tradurre testi greci e latino, in particolare quelli di argomento filosofico e scientifico, in arabo. Il mondo islamico fece molti progressi nel campo dell’algebra, della chimica, della medicina e della scienza in termini generali. In un periodo successivo, tutti questi studi, vennero trasmessi anche in Occidente.
Anche vari tipi di frutta, verdura e altri alimentari di uso comune vennero introdotti in Europa nel periodo medievale grazie ai contatti con il Medio Oriente, come il carciofo, gli spinaci e le melanzane. Vennero inoltre introdotte nuove tecniche di abbigliamento e nuovi materiali, tra cui la mussola, il taffetà e il raso.
Al giorno d’oggi probabilmente non ci sarebbero gli attentati terroristici da parte degli estremisti islamici (ma non ne possiamo essere sicuri perché chiunque può commettere un attentato).
Quindi, come per ogni cosa, se la civiltà islamica non si fosse sviluppata potremmo riscontrare lati positivi, come la scomparsa (o la diminuzione) degli attentati terroristici, ma anche lati negativi, come l’assenza di determinati alimenti e il mancato sviluppo delle scienze, in particolare non utilizzeremmo i “numeri arabi”.
… a meno che, come scritto ad altri, l’impero bizantino (cosiddetto) non avesse svolto almeno in parte (essendo rimasto più vasto e robusto) la funzione che tu giustamente attribuisci agli Arabi.
Chiaramente , se una qualsiasi delle popolazioni sopra elencate avesse avuto un altro ruolo nel corso della storia , l’Europa (e le sue popolazioni) sarebbe molto diversa da quella attuale.
Tuttavia ritengo che vada data particolare importanza alla popolazione islamica e alle sue scoperte . L’Islam infatti , nei secoli, ha sviluppato studi e ricerche in ogni ambito , specialmente in quello matematico e scientifico, che hanno portato ad uno sviluppo e ad un progresso consistente che arriva fino ai giorni nostri (ad esempio la “scoperta” e l’ottimizzazione degli algoritmi).
Se questa popolazione non si fosse mai evoluta a tal punto negli studi , e non li avesse mai diffusi, saremmo potuti essere alquanto arretrati in campo scientifico e non disporre di tutte le comodità e tecnologie dell’epoca.
Nel caso che i Vichinghi o Normanni, provenienti dalla penisola scandinava, non si fossero scontrati con altri popoli europei come ad esempio i Germanici, probabilmente non si sarebbero convertiti al Cristianesimo e così facendo, avrebbero avuto molti più problemi durante l’espansione essendo questa una delle principali religioni mondiali. Inoltre non esisterebbero la Danimarca, la Svezia e la Norvegia, scriverebbero ancora in runico, essendo che nel caso del latino, questo era arrivato attraverso i missionari cristiani. Anche gli stati russi non avrebbero ottenuto un così proficuo commercio senza gli scambi commerciali fatti con Bisanzio grazie agli accordi e all’espansione normanna.
Come scritto ad altri, il mancato “decollo” degli stati normanni avrebbe avuto anche conseguenze molto evidenti sulla storia della Russia, dell’Inghilterra e dell’Italia meridionale (nessuna Rus di Kiev, niente Plantageneti, nessun Federico II ecc.).
Se come lei mi sta chiedendo quale sarebbe la mia scelta per levare dalla lista dataci una civiltà, io avrei sicuramente scelto lo stato Mongolo, poiché a differenza di altre civiltà ha avuto molti più alti e bassi nonostante la locazione.
A argomentare questa mia tesi può essere la crisi che si instaurò nel XIV, che in qualche modo favorì gli stati confinati come l’emergente Russia; in seguito poiché la formazione di questo determinata popolazione arrestò nel XIII la diffusione nell’Oriente della Cristianità, che avrebbe potuto raggiungere altri stati importanti come India o Cina così potendo cambiare il loro sviluppo culturale, religioso ma soprattutto il rapporto con il Papato.
In conclusione se non avesse avuto una particolare importanza nella evoluzione, quindi rimanendo un semplice nazione, sicuramente sarebbero stati avvantaggiati gli stati confinanti nel conquistarla, ma quindi fa supporre che i conflitti, già di rilevanza, da parte dei russi contro la nuova potenza polacca-lituana si sarebbero notevolmente intensificati.
Però non e da dimenticare che ad arrivare ad avere gli stati oggi aventi ogni passaggio avuto e stato importante quindi anche la momentanea risalita di quest’ultimo.
Vale la mia replica a Jari (se non sbaglio è lui che ha immaginato che l’impero mongolo non fosse mai sorto). Non dimentichiamo, tuttavia, che i Russi di Kiev erano ortodossi. Se non avessero subito l’invasione dei Mongoli, avrebbero forse sostenuto Costantinopoli ma avrebbero potuto contrastare l’occidente cattolico con effetti imprevedibili…Non dimentichiamo che, come accennato, il Papa stesso cercò in una certa fase l’alleanza con i Mongoli (anche se essenzialmente in funzione anti-islamica).
Supponiamo che la Russia non sia riuscita ad espandersi e sia rimasto uno stato relativamente piccolo senza un particolare potere. Essa non avrebbe mai preso le veci di costantinopoli e non avrebbe mantenuto viva la chiesa ortodossa, facendo quasi scomparire la religione . Inoltre sarebbe stata inglobata completamente dall’impero Mongolo che molto probabilmente avrebbe continuato la sua avanzata in Occidente; a causta di questo la cultura Occidentale sarebbe stata opressa o per lo meno influenzata in modo significativo da quella Orientale.
Probabile… Attenzione alla sintassi del periodo: “facendo quasi scomparire la religione” non è retto dal soggetto giusto (sembra che la Russia, mantenendo viva la chiesa ortodossa, abbia fatto quasi sparire la religione, mentre ovviamente tu intendi dire il contrario).
Prof non so se ho capito molto bene la domanda però provo a rispondere lo stesso.
Se la civiltà islamica raggiunge il massimo grado di sviluppo, quale erede diretta, sotto diversi aspetti, della civiltà greco-romana: dal campo della scienza astronomica, con al-Kwarizmi, capace di calcolare il diametro terrestre, operazione già tentata in età ellenistica da Eratòstene, al campo della costruzione dei bagni termali e, più in generale, della cultura urbana, come sapeva bene Federico II. Anche il commercio arabo con l’Oriente, competitivo con quello delle repubbliche marinare, conosce un grande sviluppo.
Che cosa sarebbe accaduto, secondo te, se la civiltà islamica non fosse fiorita?
Supponendo che il popolo Arabo non avesse mai avuto successo politico e militare, non sarebbe mai entrato in contatto con l’Europa e di conseguenza questa non avrebbe acquisito le imprtanti conoscenze da loro possedute. Gli arabi furono infatti grandi conquistatori e commercianti che costituivano un ponte tra l’Oriente, l’Africa l’Arabia e l’Europa: viaggiando, non solo assimilavano molte idee e informazioni, ma le trasmettevano anche ad altri popoli.
L’eredità del mondo arabo è molto vasta e senza di loro molte opere e testi sarebbero andati perduti a causa di guerre e invasioni: gli Arabi consultavano infatti le biblioteche dei territori che conquistavano e successivamente traducevano le opere in Arabo prima che venissero distrutte; tra queste erano presenti testi di filosofia e testi in Greco, lingua che senza il loro intervento sarebbe stata dimenticata.
Gli arabi fecero inoltre molte scoperte in campo medico: furono infatti i primi a effettuare operazioni con l’utilizzo di anestesia, costruirono i primi ospedali e intuirono che la propagazione di malattie infettive era dovuta alla diffusione di germi e batteri: questo fu una svolta in quanto nel Medioevo si credeva che le epidemie fossero dovute ai veleni e agli untori.
In aggiunta, al matematico arabo Al Kwarizmi si deve l’invenzione degi algoritmi, formule matematiche che sono alla base dell’informatica, quindi dei computer e della tecnologia moderna che riveste un ruolo molto importante nel mondo odierno.
Approfondite cognizioni sul mondo arabo. Leggi cmq la mia replica a Francesca Sofia.
Prendo come esempio l’impero Mongolo di Gengiz Khan.
Sappiamo che la storia dell’impero Mongolo è breve, ma molto intensa: dal 1206, grazie alle abilità strategiche del proprio comandante, l’esercito di nomadi fu in grado di conquistare la Cina, e di arrivare fino al Mar Caspio con le sue scorrerie. Alla morte del fondatore, si divise In Khanati separati, e i discendenti riuscirono ad entrare in Europa, attaccando i principati russi (1237) e arrivando fino nei Balcani.
Adesso, immaginando che Gengiz Khan non sia mai diventato il “sovrano universale” e che l’impero mongolo non avesse mai raggiunto grandi dimensioni, potremmo riscontrare che:
-La Cina non sarebbe passata sotto la dinastia Yuan: di conseguenza le zone rurali non avrebbero sofferto la carestia e la povertà che portarono con sé i mongoli e, se Marco Polo avesse potuto effettuare lo stesso il suo viaggio, avrebbe incontrato una classe dirigente di origine certamente Cinese .
-I confini tra Europa ed Asia sarebbero stati meno chiari e i contatti con le popolazioni di quest’ultima sarebbero stati più difficili: prima dell’arrivo dei mongoli, non si sapeva neanche cosa potesse esserci oltre le steppe russe, e di fatto non sarebbe mai avvenuta la Pax Mongolica, ovvero un insieme di patti e alleanze con i Khanati per permettere ai mercanti e ai viaggiatori l’accesso alle terre in estremo Oriente.
Interessante ipotesi e plausibili conseguenze. Tra l’altro l’impero mongolo può davvero sembrare, rispetto ad altri processi storici, qualcosa di imprevedibile e casuale, un impero che sarebbe bastato pochissimo perché non sorgesse mai (con le probabili conseguenze che congetturi).
Se i vichinghi non avessero avuto tutto il loro successo politico-militare probabilmente non sarebbero riusciti a saccheggiare molte città e quindi ad arricchirsi; senza tutte le ricchezze e la potenza militare non avrebbero mai potuto tentare di conquistare Costantinopoli.
In più senza le loro navi ci sarebbero state difficoltà nella spostamenti e i commerci sarebbero stati più lenti.
In effetti,comunque, i Vichinghi non riuscirono mia a conquistare Costantinopoli… Il loro mancato successo “globale” renderebbe l’Inghilterra, l’Italia meridionale, la Russia molto diverse da come le conosciamo (il fatto che non avrebbero tentato di conquistare una città, rispetto a tali conseguenze, può forse essere considerato trascurabile,non trovi?).
Se gli Arabi non avessero il successo politico-militare e fossero invece rimasti una nazione insignificante, forse l’Islam non sarebbe andato diffondendosi lungo tutto il Medio Oriente, Vicino Oriente e addirittura fino in Africa Subsahariana. Inoltre, probabilmente potrebbero non essere avvenute le Crociate in Terrasanta o almeno non tutte e oggi non ci sarebbero degli scontri così sanguinosi in Medio-Oriente. L’altra faccia della medaglia è che grazie a loro sono stati tramandati molti dei testi e degli usi del mondo classico, che in Occidente erano stati persi durante il Medioevo e che quindi sarebbero forse stati completamente abbandonati e dimenticati, perché spesso offuscati dalla Chiesa. Infine, se loro non avessero fatto da “tramite”, potrebbero non esserci stati rapporti commerciali con l’Oriente, particolarmente con l’India e la Cina.
Interessanti ipotesi. Non dimenticare, comunque, che se gli Arabi non avessero conquistato la Terrasanta e molte altre regioni che appartenevano all’Impero d’Oriente, quest’ultimo sarebbe probabilmente sopravvissuto più a lungo e avrebbe potuto svolgere la funzione di trasmissione della cultura e della filosofia classica al Medioevo e all’età moderna.