Prova a esemplificare il modello di spiegazione scientifica elaborato da Hempel (modello basato sulla nozione di “legge di copertura”) attingendo alle tue competenze nelle discipline scientifiche (puoi fare riferimento a qualsiasi fenomeno fisico, chimico, biologico ecc. che hai incontrato nel tuo percorso di studi e che ti senti in grado di “spiegare/prevedere” nel modo che intende Hempel).
Come funziona il fuoco? Vedendo il modo in cui si propaga fra i ceppi in un caminetto come fra gli alberi in un incendio deduco che sia trasmissibile. Noto come gli oggetti prima di bruciare aumentino di temperatura e si secchino, dunque è legato al calore e all’assenza di acqua. Non attecchisce su metalli, sassi ed altri oggetti inorganici che fondono senza bruciare. Da tutto ciò deduco quanto sia stata una pessima idea l’aver cercato di attizzare il fuoco della mia stufa con dei legni bagnati.
Ho riprovato con della legna asciutta, e come era prevedibile ha funzionato
Ha funzionato anche, come per ipotesi, sugli animali, ma sconsiglierei la replica dell’esperimento.
Mi sembra che tu abbia applicato il metodo delle tavole della presenza e dell’assenza di Francesco Bacone più che il metodo di Hempel! Non è chiara la legge universale implicata nel tuo esempio. Avresti dovuto scrivere, più semplicemente, adottando un sillogismo di tipo stoico: Il fuoco si propaga in presenza di legno secco (legge generale, eventualmente di origine empirica, come l’hai ricavata nel tuo esempio), ho acceso un fuoco in presenza di legno secco (explanans), esso si è rapidamente propagato (explanandum). Forse nel tuo primo post mi hai illustrato come hai ricavato la legge generale e nel secondo mi hai offerto un esempio di una sua applicazione hempeliana? Ma Hempel non si pronuncia (a differenza di Bacone) sull’origine delle leggi universali. Inoltre nel tuo secondo post non distingui chiaramente ed esplicitamente tra explanans (“ho provato con legna asciutta”) e explanadum (“ha funzionato”, cioè il fuoco si è propagato).
Il metodo di Hempel è a mio parere, un modo un po’ antiquato di spiegare le scienze, in quanto c’è il solito regresso all’infinito. Infatti, introdurre il concetto di cause all’interno della spiegazione non fa altro che complicare le cose, anche se necessario.
Un esempio banale potrebbe essere l’evaporazione dell’acqua. A questo punto, si possono fare numerose osservazioni, come “cos’è l’acqua” o “perché bolle a 100 gradi”. Da queste deduzioni, si possono cercare altre spiegazioni, come i metodi per abbassare la temperatura di evaporazione o come si attua un cambiamento di stato inverso dell’evaporazione. In sostanza quindi, il metodo di Hempel complica di molto le cose.
Non è chiaro perché giudichi “antiquato” il metodo di Hempel. Ricordati che da empirista Hempel cercava di evitare di introdurre la nozione di “causa”. Siamo “noi”, in sede critica, che possiamo obiettare (con i “casi di studio” della bandiera e di Gianni) come egli non possa fare a meno di reintrodurre surrettiziamente (inopinatamente, di nascosto) la nozione di “causa” nel suo modello di spiegazione. Hempel non si chiederebbe mai “Che cos’è l’acqua?”, ma si limiterebbe a constatare che, qui e ora, questa certa quantità d’acqua (explanans) portata a una certa temperatura bolle (explanandum) sulla base della legge: “l’acqua a 100 gradi centigradi bolle”. Come vedi non ci si chiede affatto “perché” ciò avvenga, ma ci si limita a correlare due fatti sulla base di una legge che può avere benissimo origine “empirica” (cioè derivare da un certo numero di osservazioni della temperatura a cui l’acqua bolle, senza farsi altre domande).
Il metodo di copertura di Hempel consiste nel partire da leggi generali (o leggi di natura… “I metalli conducono l’elettricità”), passare attraverso fatti particolari (“questo metallo conduce elettricità”) fino ad arrivare alla spiegazione del fenomeno che si sta osservando.
Legge generale: la clorofilla fa in modo che le foglie siano di colore verde.
Fatto particolare: le foglie di autunno arrivano al termine della loro vita e perdono clorofilla, assieme al loro colore verde caratteristico.
Fenomeno: le foglie d’autunno diventano rosse.
Ottimo esempio. Ricordati che il “fatto particolare” rileva come explanans (ciò che spiega) mentre il “fenomeno” è l’explanandum (ciò che si tratta di spiegare).
Attraverso le sue regole, Hempel sviluppa dei criteri grazie ai quali è possibile distinguere tra una proposizione di natura scientifica da una non scientifica. Tra i suoi modelli ricorre quello della “legge di copertura” attraverso il quale un discorso scientifico non volge all’unico fine di descrizione di un fatto, ma è necessaria una spiegazione basata su leggi universali. Infatti, come suggerisce il termine stesso, “copertura”, il fenomeno deve poter essere “coperto” da una legge di natura generale.
Per portare un esempio, è possibile spiegare, tramite il metodo hempeliano, il motivo per cui, in seguito all’assunzione di fluoxetina, commercialmente noto come prozac, i sintomi depressivi vengono attenuati.
Si consideri come explanandum, cioè il fenomeno che deve essere spiegato, la generazione di una sensazione di benessere prolungo in seguito all’assunzione di un farmaco mentre come explans, cioè le leggi generali che forniscono una spiegazione, l’inibizione del ri-uptake della serotonina e il fatto che uno degli effetti di questo neurotrasmettitore è la regolazione delle relazioni sociali.
Dunque, è possibile dire che in seguito all’assunzione di prozac si ha l’inibizione del riassorbimento della serotonina nel neurone pre-sinaptico; il neurotrasmettitore non viene inattivato ma, contrariamente, è in grado di indurre una trasmissione continua dell’impulso al neurone post-sinaptico; per cui, data la sua funzione regolativa delle relazioni sociali, con incremento dello stato di euforia, il persistente impulso diffuso provoca un’attenuazione della depressione.
L’esempio è efficace, ma attenzione: l’explanans non sono “le leggi generali che forniscono una spiegazione”, ma il fenomeno antecedente a quello che si tratta di spiegare (nel tuo esempio l’assunzione del farmaco).
Hempel credeva che fornire una spiegazione scientifica significasse offrire una risposta soddisfacente a una domanda sul perché in cerca di spiegazione. Queste spiegazioni avevano la struttura di un’argomentazione (premesse, dicono perché la conclusione è vera, + conclusione che afferma che il fenomeno che deve essere spiegato ha effettivamente luogo). Tramite questo processo l’uomo, secondo Hempel, sarebbe stato in grado di spiegare la relazione che doveva sussistere tra un insieme di premesse e una conclusione, affinché le premesse potessero contare come spiegazione della conclusione. Per Hemple, infatti, le spiegazione scientifiche avevano tutte la stessa forma, quella del suo modello.
Questo modello di spiegazione è composto dall’evento da spiegare (EXPLANANDUM, E) e dalle premesse che vengono dedotte da E (EXPLANANS). Le premesse sono composte da circostanze particolari che caratterizzano l’accadere degli eventi e dalle leggi generali sotto cui i fenomeni vengono dedotti. Per essere spiegate le leggi vengono fatte derivare a loro volta da altre leggi più generali.
Esempio:
CIRCOSTANZA ANTECEDENTE: la lancetta del barometro segna che la pressione atmosferica si è abbassata
LEGGE: ogni volta che la pressione atmosferica si abbassa si verifica un temporale
EXPLANANDUM: si è verificato un temporale
Era sufficiente l’esempio…
il metodo di Hempel è strutturato da 3 tipi di enunciati concentrati fra essi: il fenomeno che bisogna spiegare detto explanandum e leggi generali e fatti particolari legati alla situazione ambientali e di partenza del fenomeno.
Per esempio: se poniamo un esene e acqua insieme in un ambiente acido il risultato sarà un esanolo strutturato in base alla legge di markovnikov.
in questo caso le leggi fondamentali sono la legge di markovnikov e la reattività degli alcheni in ambienti acidi mentre i fatti particolari sono la presenza dell’ esene e dell’acqua.
Per meglio dire l’explanans è la presenza dell’esene e dell’acqua mentre l’explanandum è la formazione dell’esanolo. Non parlerei, poi, per caratterizzare l’approccio hempeliano, di “enunciati concentrati tra essi”, ma semplicemente di tre elementi tra loro collegati.
Hempel afferma che quando si parla di materia scientifica non basta descrivere il fatto o il concetto preso in considerazione ma bisogna spiegarlo e argomentarlo secondo leggi universali già conosciute, quindi può essere anche previsto in un certo senso.
In altre parole qualsiasi fenomeno,secondo questa teoria, deve essere spiegato affinché possa essere considerato valido. Ovviamente questo approccio filosofico non risolve il problema della sotto-determinazione.
La consegna richiedeva che tu facessi un esempio dell’approccio di Hempel.
Secondo Hempel si ha un discorso scientifico quando un fatto può essere spiegato solo secondo le leggi universali. Vale a dire: un fenomeno si spiega solo se questo deriva da un altro fenomeno che è una legge universale. In pratica le premesse devono implicare logicamente la conclusione, esse devono essere vere e contenere delle leggi generali. Ad esempio: per spiegare come la bottiglia piena di acqua gasata in freezer si rompa si deve partire da alcune premesse. In una giornata afosa, estiva, decido di mettere una bottiglia di acqua frizzante nel freezer. Dimenticandomi della bottiglia nel freezer risulta che l’acqua dallo stato liquido passa allo stato solido necessariamente aumentando di volume. Essendo la bottiglia di vetro, e quindi non flessibile, essa si spacca per l’aumento di volume che l’acqua ha subito dal passaggio dallo stato liquido allo stato solido. Pertanto la bottiglia di acqua si rompe.
In questo esempio è chiaro lo schema di Hempel: all’interno dell’esempio sicuramente c’è una legge generale che unita a un fatto particolare va a spiegare il fenomeno arrivando ad una conclusione.
L’esempio è pertinente, ma è un po’ confusiva la premessa: Hempel distingue il fenomeno antecedente o explanans (nel tuo esempio il dimenticare la bottiglia nel freezer) dalle leggi universali in base alle quali l’antecedente e il conseguente sono collegati (le leggi che presiedono al passaggio dell’acqua dallo stato liquido a quello solido). Dunque non si può dire che il fenomeno antecedente “è una legge universale”.
Per esemplificare il modello di spiegazione scientifica Hempeliana si può prendere ad esempio una bacinella riempita d’acqua, la quale, lasciata al sole in una calda giornata estiva, sembra perdere il suo contenuto. Questo fenomeno si può spiegare partendo da delle leggi generali. La prima riguarda lo stato della materia: le particelle che compongono l’acqua possono legarsi tra loro attraverso legami più o meno forti. Nello stato liquido i legami delle particelle sono meno intesse e permettono lo scorrere delle una sulle altre. In questo stato la materia assume il volume del recipiente che la contiene. Nello stato aeriforme invece i legami tra le particelle sono estremamente deboli e ciò permette che esse si muovano in qualunque direzione: la materia non presenta più un volume definito. La seconda legge afferma invece che la somministrazione di calore alla materia porta alla rottura dei legami delle particelle che la compongono. Quindi dell’acqua contenuta in una bacinella e lasciata per lungo tempo sotto il sole passerà dallo stato liquido a quello aeriforme a causa della presenza di una fonte di calore. Essendo la bacinella un contenitore aperto, il gas venutosi a formare si disperderà nell’ambiente lasciando la bacinella vuota.
Possiamo quindi spiegare (e anche prevedere) il fenomeno partendo da leggi generali e fatti o condizioni particolari. Dalle premesse si giunge in modo deduttivo alla conclusione.
Mi sembra un ottimo esempio. Forse lo si poteva presentare in modo più sintetico, considerando lo stato a) bacinella piena, lo stato b) bacinella vuota (in un tempo successivo) e le leggi che presiedono all’evaporazione dell’acqua (leggi di copertura).
Secondo Hempel non basta la descrizione di un fatto, ma è necessario che esso venga spiegato secondo leggi universali; da qui nasce il modello della “legge della copertura”: un fenomeno per essere valido segue deduttivamente una legge generale, supportato da altre leggi particolari e veritiere.
“Aprendo il congelatore, ho trovato la bottiglia di vetro, che avevo riempito giorni prima, tutta a pezzi”; questo fatto è molto comune e ormai da tutti conosciuto. Dietro a questo fenomeno troviamo alcune leggi fisiche e naturali: l’acqua portata ad una temperatura inferiore ai zero gradi congela, aumentando, così, il suo volume. La bottiglia di vetro, materiale che in tali condizioni non assume alcuna trasformazione, mantiene la sua forma originale; è grazie al congelatore che l’acqua congela, la quale, aumentando lo spazio occupato, rompe il vetro .
Per Hempel la scienza è fatta dall’unione di due fattori: Fatti verificabili con leggi non verificabili. Per fare scienza bisogna collegare il fenomeno che deve essere spiegato con i fatti particolari tramite delle leggi di copertura. Con questo metodo si ha la possibilità di spiegare un dato fenomeno. Hempel aggiunse anche che ciò che è possibile spiegare si può anche prevedere. Per fare un esempio generaleprendiamo in considerazione una pianta morta in una stanza buia. Per spiegare perché la pianta sia passata dall’essere viva all’essere morta (fenomeno), si può considerare l’influenza dell’ambiente in cui era posta la pianta e cioè la stanza buia (fatto particolare). Possiamo collegare il fenomeno con il fatto con una legge di copertura in questo caso la legge della fotosinesi clorofiliana. Tale legge in pratica afferma che la pianta necessita luce per rimanere in vita. Ecco un esempio di come fre scienza, non solo, io adesso posso anche prevedere che l’assenza di luce o di altri fattori che impediscono la fotosintesi porterà alla morte di una pianta.