I limiti della ragione (diànoia) nelle ricerca del Principio possono, in un certo senso, secondo Platone, essere superati dall’amore, non nel senso che grazie all’amore riusciamo a pervenire al Principio (o al Tutto, all’Uno), anzi l’amore, facendocelo desiderare, esprime la nostra mancanza di esso; ma nel senso che, desiderando ricongiungerci col Principio, sentiamo di provenire da Lui, lo presagiamo, lo presentiamo e quasi lo pregustiamo, avvertendone l’irrinunciabile mancanza e, insieme, la segreta presenza.
Il dialogo di Platone più celebre dedicato all’amore, oltre al Fedro, è il Simposio. Eccone un frammento (il dialogo tra Socrate e Diotima) nel film Il banchetto di Platone di Marco Ferreri (che riporta letteralmente gran parte dei dialoghi dell’originale).
Cfr. U3, P4, T11-13, pp. 271-76, U3, cap. 2, § 2, pp. 203-205.