Il problema centrale dell’epistemologia delle scienze umane (come l’uomo possa essere insieme soggetto e oggetto di conoscenza) tocca immediatamente lo statuto scientifico (spesso messo in discussione, soprattutto nell’Ottocento) della psicologia.
Cfr. cap 12, § 2, pp. 328-334 (Freud e la psicoanalisi escluso)
In senso diametralmente opposto alla soluzione proposta dalle moderne psicologie scientifiche del problema centrale (l’uomo, in quanto oggetto della psicologia, non dovrebbe essere in alcun modo “contaminato” dall’uomo in quanto soggetto ricercatore) Wilhelm Dilthey (cfr. cap. 6, § 3, Dilthey, pp. 183-85) aveva impostato la metodologia delle “scienze dello spirito”, a cominciare dalla storia, insistendo sulla necessaria “immedesimazione” tra studioso e “personaggio” storico. A Dilthey e agli storicisti, in generale, si oppone, sul piano della metodologia delle scienze “storico-sociali”, il sociologo Max Weber (cfr. cap. 6, § 5, pp. 188-91).