In Hegel l’eterogenesi dei fini, reintrodotta nel pensiero moderno da Giambattista Vico (cfr. II, U6, cap. 1, § 7, p. 14, c. 2: L’eterogenesi dei fini), ricorre soprattutto nella filosofia della storia (II, U9, cap. 3, § 6, pp. 520-22), assumendo la forma dell’astuzia della ragione e determinando il caratteristico giustificazionismo storico che spesso si imputa a Hegel (per comprendere il quale è illuminante il T4 a pp. 539-40). Nell’ambito del sistema l’eterogenesi dei fini di fatto si sovrappone in più punti alla struttura logica della dialettica, mentre nella filosofia dello spirito oggettivo illumina la relazione tra il momento della società civile (che Hegel, richiamando i primi economisti del Settecento, cfr. U1 cap. 4, § 1, Mandeville e Smith, pp. 86-88) considera il luogo del concorrenza degli interessi privati, del mercato, regolato dalla leggi) e quello dello Stato.
Come già sappiamo la filosofia di Hegel culmina con il concetto… della sua stessa filosofia (l’ultimo concetto è l’intero sistema), attraverso i momenti dell’arte e della religione, sviluppati (per ragioni che a questo punto dovrebbero risultare chiare) storicamente. Cfr. U9, cap. 3, § 7. pp. 522-527 e questa pagina di sintesi.