- Anche sulla base di quanto vai approfondendo, oltre che in Storia, in Italiano e ricordi di avere approfondito in Storia dell’arte (ed eventualmente in Letteratura inglese) quale aspetto del Rinascimento ti sembra più importante (cioè foriero, responsabile di conseguenze che si fanno sentire ancor oggi)?
Il Rinascimento è stato un periodo che ha portato allo sviluppo di molti ambiti: la matematica, le scienze, la letteratura, l’architettura, l’arte, la filosofia e molte altre discipline umanistiche. E’un periodo dove l’uomo tende ad essere più curioso e si considera al centro dell’universo, perciò artefice del proprio destino. Tuttavia ritengo che l’ambito più importante a quel tempo e ora, sia stata l’evoluzione della scienza in particolare quella che riguarda lo studio del corpo umano (medicina), poiché ha permesso lo sviluppo di vari studi e di conseguenza farmaci, che continuano a salvare persone o almeno ad alleviare il loro dolore. Tuttavia non escludo l’ambito umanistico che ha permesso lo sviluppo di un pensiero proprio e del libero arbitrio, che hanno importanti riscontri sia nell’arte, di qualsiasi genere, ma anche nella vita quotidiana.
Hai colto un aspetto rilevante (le implicazioni in campo scientifico, anche se, all’epoca, forse più importanti in ambito astronomico e fisico che medico, vedi il caso bizzarro di Paracelso… in generale si ignoravano troppe cose riguardo il corpo umano, come l’esistenza delle cellule, la circolazione del sangue, almeno inizialmente, la funzione di numerosi organi ecc.). Ne riparleremo nel prossimo modulo dedicato alla rivoluzione scientifica.
A mio parere l’aspetto del rinascimento che è responsabile di conseguenze che si fanno sentire ancora oggi è la dottrina dell’infinità dell’universo elaborata da Niccolò Cusano e Giordano Bruno.
Infatti se l’universo è infinito, Dio non è “al di sopra” dei cieli ma ovunque, così come ogni “parte” dell’universo, essendo a sua volta infinita, è contenuta in ogni altra. Quindi, se ogni cosa è contenuta in ogni altra e Dio è in ogni cosa, in ciascuno di noi c’è Dio.
Quest’ultima osservazione rivela la centralità dell’uomo, caratteristica fondamentale del pensiero rinascimentale e delle epoche successive.
Si, anche se forse in età moderna viene meno o si appanna il riferimento a Dio, mentre le implicazioni soprattutto scientifiche dell’infinità (oggi meglio definita: “illimitatezza”) del cosmo rimangono rilevanti.
L’aspetto più importante del rinascimento è l’andare oltre il principio d’autorità sviluppando un proprio senso critico. Tutto ciò crea la base del pensiero scientifico moderno, in cui tutto ciò che non è dimostrato tramite appunto una dimostrazione efficace è solo un’ipotesi che, non importa chi la introduca, può essere messa in discussione. Inoltre un altro aspetto importantissimo è la libertà che l’uomo acquisisce di divenire ciò che egli preferisce senza bisogno della grazia divina. Questa prospettiva libera da un destino segnato è classica del pensiero contemporaneo nel quale si è gli unici responsabili del proprio futuro.
Hai colto due aspetti rilevanti: il superamento del principio di autorità e l’importanza assegnata all’autodeterminazione individuale. Se noti, essi sono intimamente connessi…
Gli aspetti del rinascimento che ritengo siano i più importanti sono la creazione di nuove opere artistiche di letteratura, pittura, scultura e architettura, e lo studio delle opere del passato con lo scopo di ricostruire la struttura originale e comprenderne il significato storico, così da scoprire i falsi che erano stati prodotti nel medioevo. Anche l’invenzione della stampa ha aiutato, permettendo la diffusione della cultura; altre invenzioni hanno portato gli scienziati a sviluppi in campo scientifico, tuttora validi e ampliati. Anche la scoperta dell’America ha comportato un importante cambiamento, facendoci incontrare nuove popolazioni totalmente diverse da noi. Grazie a queste scoperte negli ambiti artistici, letterari, scientifici e geografici, e ai cambiamenti dell’Europa, dobbiamo le conseguenze dei giorni nostri.
Elenchi tutto quello che può essere rilevante. Ma non c’è qualcosa di più profondo e decisivo che ti sembri riassuma tutto?
A mio parere l’aspetto più importante del Rinascimento, oltre alla nuova concezione di pensiero che si instaura nella nostra mente ovvero che ognuno è artefice del proprio destino, e che tutt’ora è presente nei giorni nostri, è l’invenzione della stampa nel 1454 da parte del tedesco Johannes Gutenberg. Mentre nel Medioevo i libri erano concepiti come beni di lusso poiché molto costosi, non solo per i materiali ma anche per il tempo di realizzazione, con la stampa oltre a far risparmiare tempo ed energia, anche le persone meno benestanti potevano dedicarsi alla lettura. Grazie a quest’invenzione, tutt’ora si stampano grosse quantità di libri ma, come abbiamo affrontato nel programma di italiano, ci sono due aspetti discordanti da tenere in considerazione: da una parte il libro favorì l’alfabetizzazione, dall’altra, come Pietro Aretino capisce, il libro si poteva vendere come un comune prodotto e nacque il rischio che diventasse una merce come un’altra. Purtroppo questo rischio divenne reale, poiché da un po’ di anni il libro digitale sta sostituendo quello cartaceo, ormai considerato vecchio.
Hai ragione. L’invenzione della stampa è un elemento rilevante, su cui forse avremmo dovuto insistere maggiormente. Probabilmente senza la stampa il rinascimento non avrebbe avuto tanta eco (e non ne sarebbe derivata la modernità), così come non si sarebbe diffusa così rapidamente e con tanto successo la riforma protestante.
Ritengo che l’ aspetto più significativo del Rinascimento sia senza dubbio la rivoluzione scientifica di Niccolò Copernico, il quale elaborò un nuovo sistema cosmologico che poneva il Sole al centro dell’Universo, mettendo in dubbio il modello geocentrico approvato e imposto dalla Chiesa e nel quale gli uomini avevano sempre creduto.
Per le sue teorie, Copernico si basò su osservamenti e ragionamenti matematici, confermando la figura dello scienziato rinascimentale che si serve dell’esperienza per i suoi studi e possiede un atteggiamento critico nei confronti delle verità che nel Medioevo venivano accettate passivamente, evidenziando il distacco del Rinascimento da questo periodo e ponendo le basi del metodo scientifico, tutt’ora utilizzato per il raggiungiento di verità oggettive.
Assieme alla tesi di Cusano secondo cui l’Universo è infinito e sconosciuto e alle scoperte geografiche, questo aspetto del Rinascimento contribuì significativamente ad ampliare la visione che gli uomini del tempo avevano del mondo e del cosmo, permettendogli di realizzare che la loro realtà non era così limitata come credevano e contribuendo allo sviluppo e alla nascita delle teorie che oggi ci consentono di capire, seppur parzialmente, l’Universo.
Come vedremo meglio nel prossimo modulo, Copernico fu senz’altro una figura importantissima. Tuttavia il suo scritto fu pubblicato nel 1543. Il Rinascimento in senso stretto era finito. Inoltre, Copernico dipendeva da autori antichi. Infine, come vedremo, egli pensa ancora all’universo come finito, a differenza di Cusano e Bruno.
Credo che L aspetto più significativo del rinascimento sia stato lo sviluppo sociale, per meglio dire la rivoluzione scientifica e della stampa. Questi due avvenimenti hanno portato un cambiamento radicale nel sistema sociale, hanno cambiato il pensiero umanistico precedente in quello rinascimentale. Un pensiero più aperto alle nuove scoperte, lo sviluppo della scienza ha portato alla creazione di nuove macchine, e quindi alla stampa, dove il metodo di divulgazione delle informazioni cambia, quindi di conseguenza la velocità di apprendimento delle vare notizie e quindi avere la possibilità di esprimere un opinione personale in una modalità distinta. Per quanto riguarda l aspetto di storia dell arte, queste due rivoluzioni hanno conseguito un cambiamento del pensiero grazie alla scoperta del sistema tolemaico, dove a differenza di prima, la terra, quindi L uomo, non si trova più in mezzo all universo, non è centro dell universo. Questo ha portato un cambiamento nella realizzazione delle opere d arte.
C’è un legame tra l’invenzione della stampa e le nuove scoperte scientifiche? Attenzione: il sistema tolemaico viene effettivamente riscoperto e studiato ed è effettivamente rilevante, ma si tratta ancora di un sistema geocentrico, per cui l’uomo si trova in mezzo all’universo (ma nel senso che si trova nel punto più basso e imperfetto).
Nel rinascimento ci fu una rivoluzione del pensiero. Rispetto al Medioevo l’uomo è infatti più libero e capace di “muoversi”. Egli infatti non è più parte di un tutto, bensì è libero di esercitare un proprio pensiero, una propria filosofia e una propria arte.
Questo, a mio parere è un fattore che è nato nel rinascimento e che è in vigore tutt’oggi. Oggi infatti si ha la concezione che ognuno sia artefice del proprio destino; ognuno ha la facoltà, ed è in grado di portare avanti i propri ideali, proprio come accadeva nel medioevo.
Buona analisi (credo che il “medioevo” che appare alla fine del tuo testo sia un lapsus).
Dopo avere studiato tutte le caratteristiche del Rinascimento e i cambiamenti che porto sia in Italia sia all’estero, posso con certezza dire che l’aspetto per eccellenza più importante di questo periodo e una concezione dell’uomo, più precisamente, come abbiamo letto da Pico, quest’ultimo inizia a ricoprire una importanza diversa da quella precedente, sia rispetto alla Natura sia in rapporto con Dio.
L’uomo è in grado di coltivare le proprie doti, con le quali acquisirà la capacità di elevarsi e di dominare ciò che lo circonda, come lo si deduce da Pico: “libero e sovrano e artefice di se stesso”.
In fatti questa nuova visione dell’uomo comporterà uno sviluppo in vari ambiti, quali:
• in campo artistico col mecenatismo, poiché nasce una nuova visone dell’artista, che non è più unicamente un artigiano ma un vero intellettuale, un uomo che crea da se;
• in campo letterario con la riscoperta dei classici, tra cui soprattutto Petrarca, ma anche I filosofi classici, che porteranno allo sviluppo delle accademie e dei cenacoli, momenti di dibattito comune ancora diffusi;
• in campo scientifico, con la nascita dello “scienziato” (Leonardo Da Vinci o Copernico), che porto allo sviluppo del metodo scientifico e all’importanza dell’esperienza o alla lettura critica dei testi rispetto al semplice studio;
• in campo storico con uno sviluppo sempre maggiore del commercio di lusso (seta, spezie, pepe) , che hanno sicuramente influito un maggior commercio e sviluppo del figura del mercante, e con le conquiste di nuovi territori da parte degli stati, una consequenziale necessità di viaggiare o scoprire nuovi luoghi, l’America.
Hai offerto una risposta chiara e ben documentata, senza concessioni eccessive a “preziosismi” linguistici che, spesso, offuscano la chiarezza delle tue analisi.
P.S. Piccola eredità di certe tue cadute passate. Scrivi: “posso con certezza dire che l’aspetto per eccellenza più importante di questo periodo è una concezione dell’uomo ecc”. Bastava scrivere: “posso dire che l’aspetto più importante di questo periodo è una concezione dell’uomo ecc.” Che serve invocare la certezza? Ti metti nei guai. Non facciamo matematica e nelle mie discipline è difficile invocare “certezze assolute”, ma si procede per ipotesi, ricostruzioni, interpretazioni ecc. Se poi un aspetto è “il più importante” che cosa aggiunge dire che lo è “per eccellenza”? E’ ridondante oltre che privo di senso (“per eccellenza” si usa quando si usa un nome o un aggettivo che vengono usati spesso in significati secondari, per sottolineare che l’uso che se ne fa è quello migliore, più proprio; p.e. “la filosofia è per eccellenza un’attività fine a se stessa”, nel senso che anche se ci sono altre attività fini a se stesse quella che lo è in modo più pieno è la filosofia (agli occhi di chi dice quella frase, ovviamente)).
Un aspetto del rinascimento che ritengo molto importante è lo sviluppo e studio approfondito dell’anatomia.
Lo studio dell’anatomia prima del rinascimento non era preso molto in considerazione.
Durante il rinascimento lo studio divenne empirico ed oggettivo non più basato su miti o credenze. Vennero pubblicati diversi trattati che aiutarono lo sviluppo della scienza.
Questo è senz’altro vero, tuttavia non ti sembra che queste scoperte vadano collocate in una più ampia rivoluzione nel guardare al mondo? In ogni modo l’empirismo e l’oggettività non erano i soli ingredienti del sapere rinascimentale. Non dimentichiamo il ruolo che ebbero magia e astrologia. L’idea è sempre quella di una corrispondenza sottile tra parti p.e. del corpo umano (microcosmo) e del mondo (macrocosmo).
Secondo me l’aspetto del rinascimento più importante è stato quello di mettere l’uomo come figura principale, l’uomo è il centro di tutto e da questo (umanesimo) partono le scoperte scientifiche in campo anche della medicina e si affermano personaggi storici come Macchiavelli, Galileo ecc. Queste scoperte e tesi sono rimaste fino a noi e sono ancora valide. Hanno rivoluzionato il modo di pensare rispetto al Medioevo dove Dio prevaleva su ogni cosa quindi per questi motivi ritengo che le scoperte scientifiche e la nascita della scienza stessa siano stati gli aspetti più importanti.
Ci sarebbe da chiedersi quale sia il rapporto tra l’insistenza sulla centralità dell’uomo e la nascita della scienza. In alcuni autori, ad esempio, l’umanesimo si contrappone allo scientismo (Petrarca, per esempio, amava immegersi nella lettura di Sant’Agostino, mentre odiava la medicina – non credo che sarebbe stato favorevole agli studi di anatomia basati sul sezionamento dei cadaveri -).
A mio parere l’aspetto più importante del Rinascimento i cui effetti ci influenzano attualmente è la scoperta di nuovi territori e popoli come le Indie e le Americhe. Queste scoperte hanno permesso innanzitutto un confronto tra idee, culture e tradizioni diverse cosa che può soltanto accrescere l’empatia e il bagaglio personale di qualsiasi essere umano e dei suoi discendenti. Per trovare altre conseguenze del rinascimento nei giorni nostri, basta pensare al piatto tipico italiano ossia la pizza che contiene il pomodoro che era stato importato dalle Americhe nel rinascimento oppure il cioccolato, ingrediente diffusissimo in tutte le cucine del mondo.
Hai colto senz’altro “eredità” importanti, ma mi sembrano più delle scoperte geografiche che del rinascimento propriamente detto, anche se il periodo coincide.
Credo che l’elemento introdotto dal Rinascimento che ha avuto più influenza sul nostro presente sia il pensiero della libertà dell’uomo e del suo libero arbitrio.
Espresso dalla frase “homo faber fortunae suae”, questo tipo di pensiero ha condizionato quasi tutte le altre innovazioni rinascimentali e, portando l’uomo al centro della scena, ha contribuito al progredire del pensiero umanistico e allo studio delle materie da esso derivanti; la sua influenza si poteva vedere nelle corti, nel mecenatismo dei signori, nelle imprese compiute dai mercanti e dagli esploratori… ma ha anche portato a fenomeni di corruzione, ipocrisia e accantonamento della moralità, nonché ad un recessione della religione in “secondo piano” nella vita dell’uomo dell’epoca. Questo tipo di pensiero e di filosofia di vita è viva ancora oggi nel “sogno americano” e nel modello di “self made man” e non solo continua ad essere parte integrante del nostro senso comune e della nostra cultura, ma anche si trova alla base sia di moltissime invenzioni e innovazioni dell’era moderna, sia di comportamenti guidati dall’ egoismo e alla voglia di guadagno personale.
Hai colto effettivamente un elemento decisivo. Non solo, ma ne hai messo intelligentemente in chiaro luci e ombre.
Secondo me l’aspetto più importante del rinascimento sono state le scoperte in ambito scientifico. Basti pensare a Nicolò Copernico che con il suo modello eliocentrico pose il Sole e non la Terra al centro dell’Universo andando quindi anche contro la chiesa . Un’altra disciplina approfondita e migliorata nel rinascimento è l’anatomia, infatti grazie al nuovo metodo scientifico si inizió anche a dissezionare cadaveri umani seguendo criteri scientifici precisi per sfruttare tutte le potenzialità di questa pratica.
Hai messo il dito su aspetto rilevante, anche se l’opera di Copernico è del 1543, dunque a rinascimento… sulla via del tramonto. Forse queste scoperte sono a loro volta legate a un modo complessivamente nuovo di guardare al mondo.
Il Rinascimento, con la sua rigogliosa e fiorente attività che si è protratta per più di un secolo, ha voluto rompere gli argini della cultura e aprirla al mondo. Dagli indiani d’America abbiamo imparato a preservare il territorio che ci viene consegnato dai nostri antenati, per poterlo consegnare a nostra volta intatto, alle generazioni che ci succederanno.
Siamo un paese che deve puntare su cultura, turismo, ricerca e innovazione e non su cacciabombardieri, sottomarini o armi da guerra. Si deve riuscire a instaurare nuovamente la concezione che il sapere è fondamentale per noi molto più che per gli altri Paesi.