La critica della scrittura è strettamente legata alla gnoseologia o epistemologia di Socrate e Platone, cioè alla loro teoria della conoscenza (gnôsis) o del sapere (epistéme).
- Da dove scaturisce la conoscenza se non dai libri? Forse viene impartita da qualche maestro o professore, oralmente, attraverso una lezione?
Ma una lezione ininterrotta non è formalmente diversa da una pagina scritta.
- Come fa un maestro a “far nascere” la conoscenza in un allievo?
La risposta di Socrate è la seguente: il filosofo deve fare da “ostetrica”, cioè promuovere nel suo interlocutore (durante un dialogo) il “parto” di una conoscenza di cui, tuttavia, l’interlocutore deve già essere gravido.
Cfr. U2, cap. 2, § 4, fino a La ricerca della definizione (inclusa), pp. 129-32. Leggi anche il testo t1 alle pp. 146-47.