Come abbiamo visto, fin dall’inizio la riforma protestante suscitò una forte conflittualità tra cattolici e luterani in terra tedesca e non solo, portando a spericolate intese tra il re di Francia e i protestanti (e perfino i Turchi musulmani) e all’abdicazione di un afflitto Carlo V. Cfr. vol 1, cap. 15, § 6, pp. 316-318.
Se apriamo lo sguardo sull’intera Europa (vedi cartina qui sopra), solcata da quelle che sarebbero state chiamate “guerre di religione”, possiamo considerare il caso dell’Inghilterra, nella quale uno scisma sorto originariamente per questioni politiche e “matrimoniali” (con l’atto di supremazia di Enrico VIII, del 1534) inaugura un originale percorso religioso (cfr. cap. 15, § 7, da Il divorzio di Enrico VIII d’Inghilterra, pp. 322-323; cap. 16, § 6, pp. 349-52), il caso dei Paesi Bassi od Olanda (cfr. cap. 16, § 4, da L’opposizione dei Paesi Bassi, pp. 344-46) e il caso della Francia (cfr. cap. 16, § 7, pp. 353-355). In tutte queste vicenda un ruolo determinante lo giocarono non tanto i luterani, quanto i calvinisti (chiamati “ugonotti” in Francia, “puritani” in Inghilterra), assai risoluti nel rivendicare la propria differenza e nel combattere i cattolici (o, talora, gli anglicani episcopaliani).
All’inizio di tutta questa vicenda di intolleranza, oltre alla Riforma, vi furono i primi “vagiti” della Controriforma cattolica, inaugurata dal Concilio di Trento con quel che ne è seguito in termini di persecuzioni, caccia alle streghe ecc. (cfr. cap. 16, §§ 1-3, pp. 328-339 e il documentario di cui abbiamo fruito in aula).
Infine il cerchio si chiude con la guerra dei trent’anni, l’ultima grande guerra di religione, che devastò la Germania, dove tutto era iniziato. La sua conclusione (pace di Westfalia, 1648) inaugurò il predominio della politica (e della connessa diplomazia) sulle controversie propriamente religiose. Cfr. cap. 18, §§ 2-4, pp. 379-390 e questa scheda video.
Sulle guerre di religione in Europa, in generale, cfr. questa pagina del sito principale.