Ai confini dell’Europa

Mentre in Europa occidentale si consolidano gli Stati di Francia, Inghilterra e Spagna e inizia il lento declino dei due imperi continentali (il Sacro Romano Impero, sempre più confinato alla “nazione germanica”, e l’Impero Romano d’Oriente), che cosa succede ai margini della “Cristianità”?

Per “entrare” anche psicologicamente in questa dimensione visiona il documentario di Rai Storia a cui abbiamo assistito in classe.

Che cosa rileva soprattutto di quello che vi si narra?

Dal X sec. in poi il cristianesimo si diffonde nei Paesi del nord e in Europa orientale, quasi seguendo gli spostamenti dei Vichinghi: nasce la Russia, futura erede dell’Impero d’Oriente, contraddistinta da una forte presenza e influenza della Chiesa ortodossa.

Cfr. § 2.6, pp. 50-51.

i-normanni-un-viaggio-dalla-scandinavia-alla-sicilia

Contemporaneamente  la civiltà islamica raggiunge il massimo grado di sviluppo, quale erede diretta, sotto diversi aspetti, della civiltà greco-romana: dal campo della scienza astronomica, con al-Kwarizmi, capace di calcolare il diametro terrestre, operazione già tentata in età ellenistica da Eratòstene, al campo della costruzione dei bagni termali e, più in generale, della cultura urbana, come sapeva bene Federico II. Anche il commercio arabo con l’Oriente, competitivo con quello delle repubbliche marinare, conosce un grande sviluppo (cfr. § 5.2, pp. 121-22, in cui si parla anche dell’Egitto dei Mamelucchi).

Nel XIII sec. l’espansione a Oriente della Cristianità subisce una battuta d’arresto a causa della nascita del più grande impero della storia, l’impero dei Mongoli, con i quali, tuttavia, soprattutto il Papato prova a interloquire in funzione anti-islamica.

Cfr. § 5.3, pp. 123-27

Mongolia L impero mongolo

La pax mongolica seguita alla sanguinosa costruzione dell’impero di Gengis Khan, nonostante la frantumazione dell’impero medesimo in una pluralità di distinti khanati, permette di moltiplicare i contatti tra l’Europa e l’Estremo Oriente, in particolare la Cina, meta del celebre viaggio di Marco Polo (cfr. cap. 5, D2, p. 128).

La Cina con cui Marco Polo entra in contatto è, dunque, la Cina governata da un imperatore mongolo, Kubilai Khan, discendente di Gengis Khan, fondatore della dinastia degli Yuan, a cui, dal Trecento al Seicento, seguirà la dinastia Ming, assai più celebre, la cui elevata cultura (cfr. p.e. l’invenzione dei concorsi pubblici per i funzionari dello Stato) influenzerà per lungo tempo quella occidentale (cfr. § 10.3, pp. 303-306).

Contemporaneamente anche l’Africa profonda si affaccia alla civiltà con il sorgere dell’Impero del Mali, favorito dalle piene del fiume Niger (cfr. § 5.1, pp. 119-21).

Con la graduale crisi degli “stati” mongoli nel XIV riemerge in un’Europa orientale molto cambiata la potenza russa, ora centrata sulla “Moscovia”, in forte competizione con la nuova potenza polacco-lituana (più vicina al cattolicesimo che all’ortodossia).

Cfr. § 7.7, I regni dell’Europa nord-orientale, pp. 203-204.

Europa-1360

Poco dopo il nuovo impero turco-mongolo di Tamerlano distoglie per qualche tempo le forze dei Turchi ottomani dalla conquista di Costantinopoli che, come sappiamo, già indebolita dal sacco del 1204, cade nel 1453, lasciando come erede della civiltà greco-ortodossa Mosca, la Terza Roma.

Cfr. § 10.2, pp. 300-302§ 7.8, pp. 205-10.

Per comprendere il contesto geopolitico di queste vicende consulta questa mappa dinamica, che si puoi integrare con quest’altra, riferita alla sola Europa.