Per comprendere l’influenza esercitata dalla Chiesa (e più in generale dalla religione cristiana) in Occidente nel corso del Medioevo fino alla prima età moderna bisogna fare un passo indietro forti anche di una serie di nuovo competenze che stiamo maturando in ambito filosofico e chiederci:
- Ma che cosa ha rappresentato sotto il profilo storico-culturale il cristianesimo come religione rispetto alla precedente concezione greco-romana del mondo e prima dell’avvento della moderna concezione post-cristiana (illuministica, scientifica)?
A questo fine dobbiamo innanzitutto cercare di isolare, sotto il profilo storiografico, con tutti i limiti di questo tentativo, l’originario messaggio “gesuano” (il senso che la predicazione della “buona novella” aveva verosimilmente sulla bocca del “Gesù storico”), quindi comprendere come tale messaggio venne recepito e trasformato in ambito prima ebraico, quindi, soprattutto, in ambito greco-romano (imbevuto di filosofia classica, quella che stiamo approfondendo nelle ore di Filosofia), fino alle fondamentali definizioni dogmatiche di Nicea e Costantinopoli, conservando, tuttavia, (il messaggio gesuano divenuto ormai “cristianesimo”) una propria irriducibile specificità in campo etico, cosmologico, teologico e di “filosofia della storia”.
Cfr. F (manuale di filosofia), U6, cap. 1, § 1, pp. 518-19.
Dobbiamo anche comprendere il ruolo crescente assunto per l’interpretazione di questo stesso messaggio cristiano, a partire da un’interpretazione necessariamente non più letterale dei testi sacri, dal principio di autorità, incarnato in Occidente dalla Chiesa, nel suo insieme, e, in modo speciale, dal vescovo di Roma, il Papa.
Questo sfondo ci può aiutare a comprendere meglio la rottura dell’unità cristiana del 1054 (scisma d’Oriente), il senso del pullulare nel Medioevo dei movimenti ereticali, della “risposta” offerta dagli ordini mendicanti (domenicani e francescani) e dall’inquisizione, della crisi della Chiesa tra Trecento e Quattrocento (scisma d’Occidente), dell’erompere infine della Riforma nel Cinquecento, a cui rispose la Controriforma.