Per comprendere come sia esplosa la seconda guerra mondiale occorre far riferimento, oltre che alle cause remote, riconducibili ai difetti dei trattati di pace che seguirono alla prima guerra mondiale, alla crisi del ’29 (con conseguente diffusione del protezionismo economico e del nazionalismo), all’ascesa del nazifascismo, anche a una serie di eventi prossimi (a partire dal ’34-35) che ne costituirono quasi la premessa, se non una sorta di vero e proprio preludio, quali l’invasione italiana dell’Etiopia (e conseguente avvicinamento dell’Italia alla Germania, in seguito alle sanzioni comminate all’Italia dalla Società delle Nazioni, cfr. cap. 9, § 2) e l’ulteriore espansione italiana in Albania, la guerra di Spagna (che costituì una sorta di laboratorio delle seconda guerra mondiale, avendovi contribuito massicciamente, con l’ampio uso anche dei bombardamenti aerei – cfr. Guernica -, a favore di Franco, la Germania nazista e l’Italia fascista, e, con minore intensità e capacità, a favore della repubblica, l’Unione Sovietica e volontari antifascisti di tutto Europa, cfr. cap. 11, § 2, i paragrafi dedicati alla Spagna repubblicana e alla guerra civile spagnola, conclusasi, per la cronaca, con la vittoria di Franco), l’aggressiva politica estera di Hitler dal ’35 in poi (riarmo, occupazione della Renania, Anschluss dell’Austria, occupazione dei Sudeti, poi dell’intera Cecoslovacchia ecc.)..
Per cogliere le fasi principali del conflitto vero e proprio studiamo il cap. 13 del manuale, aiutati da questa mappa cronologica dinamica.
Sulla resistenza cfr. questa puntata (in parte fruita anche in aula) de “Il tempo e la storia” (soprattutto la prima parte). Sulla triplice interpretazione, evocata anche in questa trasmissione, della resistenza come “guerra patriottica” (contro i Tedeschi), “guerra civile” (contro i fascisti italiani) e “guerra di classe” (o rivoluzionaria, contro la borghesia e il capitalismo, che fu in qualche modo connivente col nazifascismo), cfr. il testo tratto dal libro di Claudio Pavone, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della resistenza, nella sezione del manuale dedicata alla storiografia sulla seconda guerra mondiale (p. 566 e ss.).
Sulla vicenda delle c.d. “foibe” cfr. le slides gentilmente messe a disposizione dal prof. Cecotti