Per intendere la filosofia di Arthur Schopenhauer, autore piuttosto “oscuro” durante la sua vita, ma poi sempre più apprezzato, amato e studiato (a cominciare dai suoi grandi “continuatori” come Nietzsche e Freud, ma anche da figure come Albert Einstein ecc.), può essere utile accennare alla filosofia indiana che egli ebbe il merito (insieme a diversi scrittori romantici, come i fratelli Schlegel) di scoprire e divulgare.
Possiamo poi leggere questa scheda.
Cfr. cap. 3, §1, pp. 78-85 (il manuale si diffonde in dettagli sulla vita e sul mondo come rappresentazione: si colga l’essenziale di queste pagine; in particolare, per quanto riguarda il mondo come rappresentazione, rileva la riduzione delle categorie kantiane alla sola categoria di causa o ragion sufficiente di cui Schopenhauer esamina la cosiddetta quadruplice radice, ossia i quattro ambiti in cui tale categoria è operante)