Prima di proseguire nel nostro percorso sui maestri del sospetto è opportuno fare una piccola digressione sulla cultura all’interno della quale questi autori (Marx, che abbiamo già incontrato, quindi Nietzsche e Freud) erano immersi, quella del positivismo ottocentesco, per poi focalizzarci particolarmente sul significato di una specifica dottrina, sviluppata all’interno di questa cultura, dalle enormi implicazioni filosofiche.
SI tratta della teoria dell’evoluzione per selezione naturale elaborata da Charles Darwin, successivamente fatta oggetto, per le sue implicazioni, di un ampio dibattito epistemologico (soprattutto per quanto riguarda il valore del meccanismo della selezione naturale).
Cfr. il manuale cap. 5, § 1, pp. 140-41; § 8, pp. 155-57
Il darwinismo va considerato anche per i suoi riflessi politici, sviluppati soprattutto da Herbert Spencer (cfr. cap. 5, § 7, pp. 157-60) e dai teorici del c.d. darwinismo sociale (dottrina non esente da limiti teorici e interne aporie).