Ricordati di studiare il modulo sulla nascita e lo sviluppo degli Stati moderni (e sulla crisi del Trecento) con le 4 unità didattiche in cui si articola e con tutte le risorse on line e off line ad esse collegate, in particolare le pagine del manuale di Storia.
Preparati eventuali domande di precisazione e approfondimento per oggi, giorno del ripasso prima della prova.
- Sulla base di quanto discusso in aula e di questa unità didattica con i relativi collegamenti ti sei fatto/a un’idea di quale fosse per gli “Italiani” del IX sec. il “loro” impero?
Rispondi al quesito anche in modo articolato (se credi), cioè distinguendo i diversi aspetti del problema.
Ripassando il modulo storico-filosofico sulle origini del cristianesimo ti sarai imbattuto/a nell’approccio di Origene al testo sacro e in quello di Agostino.
- Rilevi differenze rilevanti tra i due approcci e, in caso positivo, quale ti sembra più convincente?
Come abbiamo visto, la “filosoficizzazione” del cristianesimo (comunemente chiamata “ellenizzazione”) non è stata solo determinata dal progressivo diffondersi di questa nuova religione presso Greci e Romani, pagani imbevuti di cultura filosofica e mitologica (per i quali, ad esempio, non costituiva problema che un uomo potesse essere “divino”), ma anche (il che, peraltro, vale per tutte le religioni basate su “Scritture”, dall’induismo fondato sui Veda all’islam basato sul Corano) da intrinseche esigenze legate alle ambiguità e alla contraddizioni inevitabilmente presenti in un corpus di scritti ritenuti, a torto o a ragione, sacri, anzi divinamente ispirati.
Approfondisci tale problematica leggendo questa scheda.
Quindi, forte di questo quadro generale, rispondi al seguente quesito:
- Quali criteri di “ermeneutica biblica” (per interpretare correttamente un testo considerato sacro) suggerisce il filosofo cristiano (di ispirazione platonica) Origene nell’ultima parte (pp. 6-8, lettera E) dei Principi?
N.B. Il testo è un po’ lungo. Leggilo velocemente cercando di coglierne il senso complessivo, senza soffermarti sui dettagli. I criteri che Origene suggerisce sono abbastanza chiari (si ricavano anche dagli esempi che fa). Come sempre, non preoccuparti di sbagliare o di dire cose inesatte. Gli esercizi si fanno per mettersi alla prova e, sotto un certo profilo, sono più utili gli errori della risposte corrette, perché consentono al docente di rispiegare e allo studente di riflettere sulle ragioni per le quali non aveva compreso.