Archivi

Nella prospettiva di un gesuita…

Supponi di essere un gesuita che vuole convincere un protestante a ritornare nel seno della Chiesa cattolica. Con quali argomenti proveresti a convincerlo, in particolare per quanto riguarda la questione del’interpretazione della Sacra Scrittura? E come potrebbe replicare il protestante?

Nello svolgere l’esercizio puoi valerti, ovviamente, anche della riflessione che abbiamo svolto sui diversi criteri di interpretazione della Scrittura e sui loro limiti (modulo di filosofia), oltre che delle informazioni sulla Controriforma che puoi ricavare dal manuale di storia e dei testi luterani già letti.

P.S. Non dimenticare, comunque, in vista della verifica p.v., di ripassare le implicazioni politiche, soprattutto belliche, della lotta tra cattolici e riformati che, come sappiamo, non si combatté solo a colpi di “argomentazioni”…

Quali i tratti fondamentali della riforma?

Leggi questa antologia di testi fondamentali (in buona parte letti in aula) della Riforma luterana (tratti da Lutero e dal suo amico e seguace Filippo Schwarzerd, detto Melantone).

Integra poi questa lettura con i documenti riportati nel manuale di storia (U3, DD1-4) alle pp. 392-395 (in particolare le ulteriori tesi di Lutero e la confessione augustana scritta ancora da Melantone) e con il testo di Lutero contro il libero arbitrio (tratto dal De servo arbitrio del 1525) che trovi sul manuale di filosofia (U1, cap. 3, pp. 53-54).

Rispondi quindi ai seguenti quesiti:

  • Con quali argomenti i luterani negano il valore salvifico delle opere (compreso l’acquisto delle indulgenze) e che cosa, secondo loro, viceversa salva (o, come dicono loro, “giustifica”)?
  • Perché, secondo loro, se le opere non sono utili alla salvezza, le Scritture comunque le prescrivono (p.e. con i dieci comandamenti)?
  • Perché, secondo Lutero, non dobbiamo obbedire al papa e ai vescovi (al magistero della Chiesa) e a chi o a che cosa, viceversa, tutti, compreso il papa, dobbiamo obbedire?
  • In che senso il nostro arbitrio non è libero secondo i luterani?

 

Come ricostruire gli insegnamenti originari di Gesù?

Per sperimentare “in vivo” i metodi adottati dagli studiosi (della third quest) nella ricostruzione dell’originaria predicazione di Gesù di Nazareth (operazione indispensabile se si vuole comprendere l’incidenza della successiva rielaborazione teologica del messaggio gesuano e, all’interno di questa, l’eventuale apporto della filosofia greca) svolgi il seguente esercizio.

  • Discuti, sulla base dei criteri indicati in questa pagina web (cioè i criteri di: discontinuità, conformità, imbarazzo, attestazione multipla) se il seguente brano, tratto dal (solo) Vangelo secondo Matteo (15, 1-9), riferisca un episodio della vita di Gesù verosimilmente avvenuto e, quindi, anche una insegnamento che potrebbe essere fatto risalire al “Gesù storico” (Considera che, perché un brano sia considerato storicamente attendibile, è sufficiente che soddisfi la maggioranza dei criteri o quelli che, caso per caso, sono considerati più rilevanti).
15 In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: 2«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». 3Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? 
4Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte.
5Voi invece dite: «Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un'offerta a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre». Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. 
7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
8Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
9Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini».
ascolta mp310Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! 11Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!».
12Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». 13Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. 14Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». 
15Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». 16Ed egli rispose: «Neanche voi siete ancora capaci di comprendere? 17Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? 18Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l'uomo. 19Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. 20Queste sono le cose che rendono impuro l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l'uomo».

 

Attualità del Rinascimento

Cusano, Giordano Bruno, Montaigne, Pomponazzi, Machiavelli, Lorenzo Valla…

Abbiamo incontrato o, talora, solo sfiorato tante diverse facce di quel prisma, preparato da secoli di storia pagana e cristiana (in generale, religiosa), che chiamiamo Umanesimo e Rinascimento.

Quali dei pensieri e delle intuizioni elaborate nel crogiolo di quest’epoca rigogliosa ti sembrano particolarmente attuali e per quale ragione? O, in alternativa, quali ti appaiono tristemente inattuali, ma sarebbe altamente auspicabile che tornassero in auge? (Sempre scrivendo perché)

Forza o persuasione?

Alla luce di quanto abbiamo letto e commentato del Principe di Machiavelli esprimi il tuo parere argomentato sulla seguente complessa questione.

  • Quanto conta nell’agire politico l’esercizio della forza e quanto, invece, quello della persuasione? Le due cose sono in relazione l’una con l’altra? E, in generale, il fine giustifica i mezzi in questo campo?