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La politica coloniale italiana

Dopo avere ripassato l’unità didattica sull’imperialismo e studiato quella sull’Italia liberale della seconda metà dell’Ottocento, leggi il documento 2 alle pp. 565-66 del manuale di quarta (vol 2) e rispondi al seguente quesito:

  • Nel contesto politico nazionale e internazionale della seconda metà dell’Ottocento il discorso di Pasquale Mancini ti sembra convincente o, invece, velleitario?

Sulla figura di Bismarck

Studia l’unità didattica sull’unificazione tedesca e quella sull’imperialismo della seconda metà dell’Ottocento (contesto nel quale operò Bismarck negli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento, a unificazione compiuta). Come sempre attingi alle risorse on line e off line ad esse collegate (per quanto riguarda il manuale di storia spesso ti ho dato la possibilità di basare il tuo studio su brevi sintesi a fine capitolo, insomma puoi limitarti a studiare le pagine indicate in grassetto).

Sulla base anche dei suggerimenti di questo articolo che confronta la filosofia politica di Hegel e l’opera di Bismarck (articolo inserito nell’unità didattica sull’unificazione tedesca e che dunque dovresti avere già letto) rispondi al seguente quesito:

  • Dal punto di vista hegeliano (o: se tu fossi Hegel) come potremmo considerare l’azione politica di Bismarck sia nella fase che precedette l’unificazione tedesca, sia in quella successiva? La dovremmo valutare positivamente o negativamente? Le dovremmo assegnare un ruolo rilevante nell’evoluzione dello “spirito del mondo” oppure no?

Quale prospettiva è migliore?

Studia l’unità didattica su Marx, con le integrazioni di Storia indicate in quest’altra pagina.

Alla luce dello studio pregresso dell’economia politica classica e di Hegel rispondi quindi a uno dei due seguenti quesiti a tua scelta:

  • Ti sembra più convincente la concezione hegeliana di uno Stato super partes, fuori da conflitti di interesse, che media tra le parti in conflitto o quella marxiana di uno Stato che finge “ideologicamente” di essere tale, ma, di fatto, sta sempre dalla parte della “classe dominante”?

oppure

  • Quale delle prospettive di economia politica incontrate ti sembra più convincente con particolare riguardo alle dottrine di Adam Smith e Karl Marx?

Una via promettente o utopi(sti)ca?

Approfondisci l’approccio dei cosiddetti socialisti utopisti studiando l’unità didattica dedicata ad essi (nonché ai primi passi del movimento operaio) e leggendo questa pagina del sito principale (sorvolando, tuttavia, sui riferimenti a Marx che dobbiamo ancora studiare).

  • Rispondi, quindi, con riferimento alle posizioni di questi autori (soprattutto: Owen, Fourier, Saint-Simon, Proudhon), (come sempre in modo argomentato, cioè illustrando le ragioni a sostegno delle tue affermazioni) al quesito che dà il titolo a questa consegna: “Una via promettente o utopi(sti)ca?” (sottinteso: quella di questi filosofi).

Qual è la migliore innovazione?

Dopo aver integrato lo studio della prima rivoluzione industriale con gli sviluppi della medesima di cui dà conto il manuale al § 13.1, pp. 437-41, rispondi al seguente quesito:

  • Quale tra le invenzioni o le innovazioni industriali avvenute tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, non solo in Gran Bretagna, rappresenta meglio a tuo parere la rivoluzione industriale (o in se stessa o per gli effetti che ha avuto)?

Da che parte stare?

Dopo aver ripassato l’unità didattica relativa all’economia politica classica (e al pensiero liberale e utilitarista) e quella relativa alla prima rivoluzione industriale,  con tutte le risorse on line e off line che le corredano, leggi i docc. 1-3 del manuale di Storia, II, cap. 5, pp. 130-133 e rispondi al seguente quesito.

  • Se tu fossi un parlamentare inglese chiamato a decidere a quale delle due petizioni contrapposte dare ragione (esposte rispettivamente nei docc. 2 e 3), conscio dei vantaggi della divisione del lavoro (esposti da Smith nel doc. 1), a chi avresti dato ragione nel contesto storico dato (l’Inghilterra del 1794) e con quali argomentazioni?