- Quali analogie puoi rilevare tra il pensiero di Nietzsche (che Freud deliberatamente ignorava) e l’approccio di Freud alle mente umana, limitatamente alla cosiddetta prima topica (cfr. 3A, U7, cap. 2, § 1 da p. 464 fino a p. 470, esclusa La scomposizione psicoanalitica della personalità e La teoria della sessualità e il complesso edipico e cfr. anche questa pagina del sito principale fino al testo, escluso, che affianca quest’immagine).
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Questioni bioetiche
Leggi questi casi di bioetica e uno di essi a tua scelta esprimi il tuo punto di vista argomentato (come avresti risolto il caso).
P.S. Per risparmiarvi energie non vi ha assegnato un altro esercizio, ossia di discutere se, secondo voi, in generale, nelle scienze umane si debba adottare un approccio più oggettivo (come fanno la psicologia comportamentistica, cognitivistica, gestaltica ecc. e la sociologia di Weber) o piuttosto più soggettivo ed “empatico” (come fanno la psicologia umanistica e la storiografia à la Dilthey). In vista della verifica p.v., dell’esame di Stato e della vostra vita futura, vi suggerisco di iniziare, comunque, nel vostro cuore, questa utile riflessione.
I limiti dell’epistemologia di Popper
Leggendo con attenzione l’ultima parte della pagina di questo sito dedicata all’epistemologia di Popper (da “Nasce allora il problema di sapere se nei secoli si sia verificato davvero un progresso scientifico…”) e approfondendo autonomamente l’epistemologia di Thomas Kuhn (sia su questo sito, sia sul manuale, alle pp. 366-67), rispondi al seguente quesito.
- Quali i limiti maggiori dell’approccio epistemologico di Popper con particolare riguardo all’esigenza di definire criteri di misurazione della progressività (cioè dell’attendibilità in termini di valore di verità) di una teoria scientifica?
È scienza?
- Sulla base del criterio di demarcazione (tra scienza e non scienza) elaborato da Karl R. Popper quali delle seguenti teorie possono essere considerate scientifiche? Giustifica la tua ipotesi.
- teoria di Newton
- socialismo scientifico di Marx
- teoria dell’evoluzione di Darwin
- teoria della relatività di Einstein
- interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica
Che cosa contraddistingue il sapere scientifico?
Prima di immergerci nelle diverse risposte offerte a questo quesito dai diversi epistemologi del Novecento prova a rispondere brevemente e sinceramente alla domanda
- Che cosa contraddistingue a tuo parere il sapere scientifico? (Cioè: come lo distinguiamo da altre forme di sapere, ammesso che ce ne siano, e come possiamo essere certi che si tratti davvero di scienza e non di pseudoscienza?)
Può essere interessante confrontare le vostre (e mie) risposte con quello che hanno “pensato” altri, forse maggiormente qualificati, ma, come vedremo, comunque divergenti nelle loro conclusioni su questo tema.
La critica di Nietzsche ai valori morali
Scarica e leggi questi testi di Nietzsche e rispondi nel solito box qui sotto alla domande che li corredano.
N.B. L’esercizio è più efficace se, solo dopo averlo svolto, leggi l’unità didattica relativa a Nietzsche (con le pagine del manuale e del sito a cui essa rinvia).
P.S. Avevo inserito nel registro elettronico come data per la verifica p.v. di Filosofia il 17 gennaio. Mi sono pervenute obiezioni: sarebbe la data in cui è prevista la simulazione di terza prova. Considereremo altre ipotesi, considerando che dobbiamo dedicare qualche ora a Bergson e a Freud. Non mi allontanerei troppo comunque da quella data, anche perché, nell’ipotesi che nella simulazione vi fossero domande di Filosofia, potreste, come si dice, “prendere due piccioni con una fava” (dove i piccioni sono i risultati delle prove e la fava è l’unico ripasso di Filosofia).
Marxismo-leninismo?
Dopo la rivoluzione d’ottobre e la successiva edificazione dello stato sovietico si diffuse in Russia (dove fu creato un apposito istituto dedicato allo studio delle opere di Karl Marx) e nel mondo una dottrina denominata marxismo-leninismo, che sottintendeva la continuità tra il pensiero di Marx e la prassi rivoluzionaria di Lenin (a sua volta nutrita di pensiero, come quello espresso nelle opere Imperialismo fase suprema del capitalismo e Stato e rivoluzione).
- Sulla base di quello che hai potuto comprendere della dinamica della rivoluzione russa, con particolare riguardo dell’approccio dei bolscevichi guidati da Lenin, tenendo eventualmente anche conto delle osservazioni di Antonio Gramsci, ti sembra che tra pensiero marxiano e approccio leniniano si dia continuità o frattura? In che cosa Lenin, in particolare, si mostra fedele a Marx e in che cosa innovatore?
Confronta l’approccio di Marx e quello di Hegel
Leggi questi estratti da diverse opere di Marx e, sulla base di quanto già indicato in aula (qui riassunto), individua le principali analogie e le principali differenze tra l’approccio filosofico di Marx e quello di Hegel.
Se credi, puoi aiutarti anche con le indicazioni del manuale, pp. 93-103 (fino a Il programma politico dei comunisti, escluso).
N. B. Sia negli estratti proposti, sia sul manuale si fa riferimento al pensiero di Ludwig Feuerbach. Basti sapere che Feuerbach, come Marx, riteneva che si dovesse “raddrizzare materialisticamente” Hegel, nel senso di considerare i soggetti della contraddizione dialettica non concetti astratti, ma individui concreti. Tuttavia, come gli rimprovera Marx, Feuerbach si limitava a pensare diversamente le cose, in chiave materialistica (p.e. sostenendo che non l’uomo fosse stato “creato” da Dio, ma Dio dall’uomo, che Dio fosse dunque solo un pensiero, non una realtà), senza tuttavia andare a fondo circa le condizioni storico-materiali che determinavano pensieri umani e le prassi necessarie per trasformarle.
Moralità e legalità
Abbiamo visto come Hegel critichi la teoria morale di Kant (esposta soprattutto nella Critica della ragion pratica), negando, in sostanza, che vi possano essere comportamenti insieme morali e illegali (ad esempio i comportamenti di chi fa “obiezione di coscienza” rispetto a determinati obblighi legali, a viso aperto e pagando un congruo prezzo penale per il proprio gesto).
- Discuti questa tesi (ossia esprimi il tuo parere argomentato a favore della tesi di Hegel o, se credi, di quella di Kant), magari ricorrendo (come abbiamo fatto in aula) anche ad esempi che ti sembrino significativi (identici o diversi rispetto a quelli che abbiamo esaminato in aula).
Arrivare a Hegel…
Riflettendo su quanto hai appreso dallo studio della Filosofia negli ultimi due anni, trovi ragionevole lo “strano” approccio di Hegel a “cose” come l’io o l’oggetto empirico (il “questo”)? Argomenta la tua risposta.