Svolgi questo esercizio in alternativa all’altro previsto sempre per il 1 ottobre:
- Dopo aver studiato le tre unità didattiche in cui si articola finora il modulo sul Risorgimento (quella sull’eredità napoleonica, quella sulla restaurazione e quella sulla nascita del movimento nazionale liberale) con tutti le risorse on line e off line a cui esse rinviano, confronta la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 (cfr. doc 2 alle pp. 214-15 del vol 2) con l’estratto della Costituzione di Cadice del 1812, spesso invocata come modello dagli insorti dei Paesi mediterranei, nella prima metà dell’Ottocento, contro i regimi restaurati (cfr. doc 2 alle pp. 245-46).
La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino è un testo giuridico redatto nel 1789 e di grande importanza per la popolazione di quell’epoca. Da subito emerge un grande cambiamento rispetto a secoli precedenti: la legge assume una maggiore rilevanza rispetto al sovrano stesso, che ora è un funzionario dello Stato, sottomesso ad essa stessa.
La Costituzione spagnola di Cadice risale, invece, al 1812 ed è ispirata ai modelli francesi della Rivoluzione, costituendo un punto di riferimento per le esperienze successive. Anche in questo caso, il ruolo del re è limitato dalla separazione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) e il concetto di sovranità risiede esclusivamente nella nazione come accadeva nel documento del 1789. La libertà individuale, la proprietà e tutti i diritti dell’uomo sono considerati inviolabili e devono essere protetti dalla nazione attraversi le giuste leggi; in modo analogo, nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo viene sottolineata l’inviolabilità della persona e della proprietà privata(riferimento alla politica di Locke), che richiamano la rivendicazione della rivoluzione inglese.
Il documento spagnolo è caratterizzato da alcune disposizioni riguardanti la religione, il ruolo delle Cortes e l’istruzione pubblica, che ad eccezione della religione non sono menzionate in quello inglese. Per quanto riguarda infatti questo ultimo particolare, nella dichiarazione si parla di tolleranza di religione, mentre nella Costituzione di Cadice si dichiara apertamente orientamento religioso della nazione spagnola, ma in entrambe si afferma libertà stampa e opinione.
A differenza de “La Pepa”, nel testo francese si ritrova il riferimento all’Habeas Corpus all’Articolo 7, il quale sostiene che nessun uomo può essere accusato e detenuto senza un corretto processo.
Entrambe gli scritti rappresentano un cambiamento nella storia delle due nazioni (basti pensare al suffragio universale maschile) andando a costituire un modello e un riferimento per le epoche successive fino ai giorni nostri.
Ti sei soffermata meritoriamente più di altri sui tratti comuni tra i due documenti.
Le due Costituzioni, anche se redatte in tempi decisamente diversi, hanno molti elementi in comune. Entrambi i documenti parlano infatti di una costituzione volta alla salvaguardia ed al benessere del cittadino e della nazione in cui ogni uomo è libero ed uguale agli occhi della legge. Legge che ha il compito di proteggere i diritti inalienabili dell’uomo tra cui la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all’oppressione. Nei due estratti viene affermato che il principio di sovranità risiede nella nazione e deriva da essa, ossia è legittimata dal basso, e non deriva quindi dal sovrano che è solamente un funzionario di stato( riferimento al pensiero di Locke). Dal momento che il sovrano è solamente un funzionario dello stato è la legge che lo sovrasta e che deve essere giusta e risultato di una volontà comune. In entrambe le costituzioni viene anche concessa la libertà di stampa, di opinione e di parola.
Per quanto riguarda la costituzione del 1812, quest’ultima, a differenza della prima, vieta l’esercizio di altre confessioni religiose oltre al cattolicesimo; parla di difesa dello stato e contributo monetario a quest’ultimo quando richiesto; annuncia la comparsa di una monarchia ereditaria con divisione dei poteri (riferimento implicito a Montesquieu) e inoltre preannuncia la frequentazione di scuole e università in cui sarà obbligatorio seguire un percorso generale di istruzione in tutto il regno.
Hai colto aspetti comuni rilevanti. Pregevole il riferimento a Locke.
Comincio sottolineando il fatto che la ”Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”(Dichiarazione), si distingue in primo luogo dalla ”Costituzione spagnola di Cadice”(Costituzione) per i soggetti che le emanano. Nel primo caso, è un assemblea costituente, formata da tutti i cittadini che per merito o per virtù ne facero parte, indifferentemente dalla classe sociale o dai pensieri politico-religosi. La suddetta ne decide i punti e le questioni, mentre nel secondo caso sono sia le Cortes, formate da cittadini cattolici, esclusi il clero e la nobiltà, sia il Re deputati a redigere il documento. La ”Costituzione”, infatti, è stata scritta con lo scopo di mantenere la monarchia , rendendola meno totalitaria, dando però dei diritti e dei doveri ai cittadini. Questi ultimi hanno meno libertà di coloro che erano protetti dalla ”Dichiarazione ” in Francia. Successivamente notiamo che la ”Dichiarazione” non si sofferma molto sul fatto che la Nazione in questione sia la Francia, mentre la ”Costituzione” si concentra molto sul fatto che sia i cittadini della Spagna e delle sue colnie ad avere quei diritti e quei doveri. Proprio per questo sarà la ”Dichiarazione a essere presa a modello dalle successive.
Hai colto differenze rilevanti.
ci sono diverse differenze fra la “dichiarazione dei diritti dell’uomo e del citazione” e la “costituzione di Cadice”.
la prima, e più basilare, è la loro data e luogo di pubblicazione: infatti, la prima, è stata pubblicata il 26 agosto 1789, durante la rivoluzione francese; mentre la seconda nel 1812 in opposizione al regime napoleonico.
la prima afferma i doveri e i diritti sacri dell’uomo e dei cittadini di fronte alla legge; mentre la seconda stabiliva la monarchia costituzionale con la limitazione dei poteri del re, la separazione dei poteri, il suffragio universale maschile, la libertà d’impresa.
In entrambe la sovranità non risiedeva più nel re, ma nella nazione, intesa a quel tempo come gruppo di individui che condividono un destino politico comune per tradizione di vita associata, formatasi per una serie di fattori, tra cui lingua, territorio, religione, razza, consuetudini sociali e giuridiche.
anche i soggetti che la emanano sono differenti: nel primo caso è un assembles costituente, indifferentemente dalla classe sociale o dagli ideali religiosi; mentre la seconda sono le Cortes e il Re Deputati a emanare il documento; infatti la costituzione di Cadice è stata scritta per mantenere la monarchia, rendendola però meno totalitaria.
un altra differenza è che la “dichiarazione” non si sofferma sul fatto che la nazione presa in considerazione è la Francia, mentre la “costituzione” si concentra molto sui cittadini spagnoli e delle sue colonie; proprio per questo motivo la “dichiarazione” è presa come modello per le successive dichiarazioni e costituzioni di altre nazioni.
Ottima analisi. Va ricordato, comunque, che “mutatis mutandis”, come spiegato in aula e scritto sul libro, anche la Costituzione di Cadice fu presa a modello (p.e. dai rivoltosi Napoletani, Siciliani, Greci ecc.).
Le differenze fondamentali tra la dichiarazione dei diritti dell’uomo e la costituzione di Cadice sono sostanzialmente tre e vertono su argomenti quali la distribuzione del potere, la religione e l’istruzione.
Nella dichiarazione dei diritti dell’uomo si parla di un organizzazione politica democratica in quanto ogni essere umano è dotato degli stessi diritti,nella costituzione di Cadice invece troviamo un ritorno ad una monarchia ereditaria nella quale seppur esistano delle corti che detengono il potere legislativo,esse sono comunque coadiuvate al re.
La libertà di professione di fede è uno dei cardini della dichiarazione dei diritti dell’uomo,cosa che non ritroviamo nella cost. di Cadice nella quale si vieta l’esercizio di ogni altra religione al di fuori di quella cattolica.
Infine uno dei punti più contemporanei della cost. di Cadice è quello relativo all’ istruzione,argomento che non viene trattato nella dich. dei diritti dell’uomo, si parla infatti di scuole primarie distribuite in tutti i paesi della monarchia e dell’ istituzione di un numero cospicuo di università.
Ottima analisi. Certamente la Dichiarazione francese sembra orientata in direzione democratica, ma sarà poi smentita dalla Costituzione del 1791.
Le due costituzioni presentano tratti somiglianti quali: l’appello ai diritti inalienabili dell’uomo e la loro tutela di questi da parte della società, un richiamo alla libertà individuale dell’uomo, l’obbligo da parte dei cittadini a rispettare le leggi, il principio di sovranità risiede nel popolo.
La Costituzione spagnola inoltre a differenza della dichiarazione dei diritti dell’uomo presenta riferimenti alla religione
Sintetico ma centrato.
Dalla lettura dei due documenti si notano subito differenze, date anche dal diverso modo di pensare tra francesi e spagnoli. In primo luogo nella costituzione di Cadice viene detto che la religione della nazione é obbligatoriamente quella cattolica (vietando appunto l’esercizio di altre religioni), mentre nella dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino viene ribadito che nessuno deve essere molestato per le sue decisioni religiose; in secondo luogo nella costruzione spagnola la potestà di fare leggi risiede nella corte e nel Re, mentre nella dichiarazione francese risiede nella volontà popolare. Questa è una grande differenza che fa emergere bene il diverso punto di vista delle due nazioni. Dalla parte spagnola di legge nella costituzione che il cittadino ha degli obblighi (vedi articolo 7/8/9) mentre nella parte francese gli articoli riguardano principalmente i diritti dell’Uomo e non i suoi obblighi. La costituzione spagnola infatti riguarda la nazione principalmente, mentre la dichiarazione dei diritti dell’uomo riguarda appunto l’uomo
Hai isolato aspetti rilevanti circa la differenze tra i due documenti.
La differenza principale che ho notato tra i due documenti proposti risiede nel mantenimento di una monarchia da parte della Spagna che vede si una limitazione dei poteri ma rimane custode del potere esecutivo mentre nella costituzione francese la monarchia viene abolita completamente e il potere sia esecutivo che legislativo è nelle mani dell’assemblea nazionale e quindi del popolo; un‘ altra differenza sostanziale risiede nella questione religiosa; la costituzione francese , che prevede la tolleranza religiosa, si dimostra anche in questo ambito più “moderna” rispetto a quella di Cadice la quale tollera e impone la fede Cattolica come unica . La costituzione spagnola però , a differenza di quella francese, si concentra anche sul tema dell’istruzione, elemento fondamentale per il progresso di una società .
La differenza tra i due documenti riguardo alla religione è corretta, ma attenzione:la Dichiarazione francese non è una costituzione e non si occupa della forma dello Stato (monarchica o repubblicana). La Costituzione del 1791 che conservò la Dichiarazione in premessa fu comunque monarchica.
I due documenti espongono rispettivamente una parte della “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” pubblicato nel 1789 in Francia, e una parte della Costituzione spagnola pubblicata nel 1812 dal parlamento iberico. Per quanto possano sembrare apparentemente simili, in realtà le due costituzioni presentano numerose diversità.
In primo luogo, la Costutuzione francese si concentra sulla libertà individuale del cittadino, mentre la Costituzione spagnola sulla libertà della nazione. Infatti la costituzione francese comincia subito parlando della libertà del cittadino, mentre quella spagnola della libertà della nazione (articolo 1).
La Francia promuove la libertà di religione, mentre la Spagna obbliga l’esercizio della religione Cattolica.
In Francia la potestà di fare leggi risiede nella volontà generale, mentre in Spagna nel Re e nelle corti del Re.
La libertà per i francesi consiste in tutto ciò che non nuoce agli altri, mentre per gli spagnoli la libertà é delimitata da una serie di obblighi (es: obbligo a difendere la patria)
Davvero un’ottima e critica analisi.
la differenza principale tra i due documenti quali”La dichiarazione dei diritti dell’uomo” pubblicato nel1789 in Francia e una parte della Costituzione spagnola pubblicato nel 1812 consiste nella distribuzione del potere nonostante in entrambi i trattati si cerchi il benessere del cittadino.
infatti mentre nella dichiarazione dei diritti si trova un’organizzazione democratica volta alla libertà individuale del cittadino, nella costituzione di Cadice si trova un mantenimento della monarchia anche se il potere legislativo viene limitato e gestito in parte dalle corti.
un’altra differenza si nota dal punto di vista religioso in quanto mentre in Francia viene concessa la libertà di fede in Spagna viene imposto di praticare la religione cattolica
Abbastanza corretto, anche se sintetico. Ricordo anche a te che le “Cortes” spagnole sono il parlamento (ancor oggi), non la “corte” del re in senso tradizionale. Come chiarito in aula, poi, il principio secondo il quale la “sovranità risiede nella nazione” enunciato dalla Dichiarazione francese non implica automaticamente una costituzione democratica (infatti, la Costituzione del 1791, come quella di Cadice, porrà limiti censitari all’elettorato attivo e passivo).
La Dichiarazione dei diritti inalienabili dell’uomo e del cittadino del 1789 e la Costituzione di Cadice del 1812 sono due documenti con un fine simile, ovvero la rinascita da un capito buio della storia di Francia e Spagna, per poter ripartire con leggi diverse e sicuramente più moderne; infatti vengono definiti INALIENABILI tutti i diritti di cui l’uomo necessita (proprietà privata, sicurezza personale ecc). Nonostante queste somiglianze, ci sono diverse differenze tra questi due trattati: la Francia al contrario della Spagna, che impone il cristianesimo, rende ai suoi cittadini la libertà di culto, inoltre consente al popolo di decidere e discutere le leggi, cosa che in Spagna riguardava solamente il Re e la nobiltà ad egli vicina.
La tua analisi coglie alcuni aspetti rilevanti, tuttavia la forma lascia un po’ a desiderare. I due documenti, ad esempio, non sono “trattati”, perché non sono stati negoziati tra Stati. Non sono sicuro che i diritti concessi dal Re di Spagna nella costituzione di Cadice vadano intesi come inalienabili (la cosa andrebbe verificata). In questa costituzione, inoltre, il potere legislativo non era assegnato al solo Re e alla nobiltà, ma anche a deputati eletti anche se a suffragio ristretto. Forse ti ha confuso l’espressione “Cortes” che fin dal Medioevo indicava in Spagna quello che possiamo chiamare “parlamento”, un’assemblea rappresentativo (originariamente organizzata per ceti, in seguito eletta, come detto, più modernamente, a suffragio ristretto dai cittadini che presentavano certi requisiti di reddito e di alfabetizzazione).
La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, secondo la cultura liberale affermatasi a seguito della rivoluzione francese, proclama le libertà fondamentali dell’uomo, che vengono viste come diritti naturali e quindi non frutto di un processo legislativo ma già esistenti in natura, ed il principio di legalità, in virtù del quale l’uomo può essere giudicato in base alla legge, uguale per tutti, e non assoggettato al potere di un’autorità come il monarca. La costituzione spagnola del 1812 nei suoi princìpi generali e dalle sue premesse è l’affermazione di ideali nazionalisti e di fedeltà al regime monarchico spagnolo e sul piano religioso della religione cattolica come unica forma ammessa di professione di fede.
Hai colto la differenza fondamentale di ispirazione dei documenti, sottacendo, tuttavia, alcune evidenti analogie.
I documenti relativi alle due Costituzioni redatte, rispettivamente in Francia nel 1789 dall’Assemblea Nazionale e in Spagna nel 1812 dalle Corti Generali della Nazione, mi appaiono entrambe volte al mantenimento del benessere e dell’ordine pubblico .
Ho notato che gli articoli della prima sono incentrati maggiormente sui diritti inalienabili e naturali del singolo individuo (libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione), mentre nella seconda viene sottolineata l’importanza delle norme per la salvaguardia della Nazione.
Ritengo che “La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” abbia un carattere più universale rispetto alla “Costituzione spagnola” apparentemente più legata alla sua Monarchia. A conferma di ciò vi è l’articolo 12, che impone la religione cattolica come unica confessione ammessa dallo stato, vietandone l’esercizio delle altre.
In entrambe è presente il principio di Libertà dell’uomo e della Nazione, il ruolo e il potere delle Leggi uguali per tutti e la possibilità di avere libere opinioni e poterle comunicare senza limitazioni.
Ottima analisi.
Per iniziare possiamo dire che la prima differenza tra i due documenti sta nel fatto che la ”Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” fu pubblicata nel 1789 in Francia appunto durante la sua rivoluzione mentre la ”Costituzione spagnola di Cadice” fu pubblicata nel 1812 in opposizione all’avanzata dell’esercito napoleonico in Spagna.
La prima fu il prodotto di una decisione dell’Assemblea nazionale costituente e contiene una solenne elencazione dei diritti fondamentali dell’uomo, tra cui la libertà, l’uguaglianza, il diritto di proprietà, di sicurezza e di resistenza all’oppressione.
La seconda invece fu promulgata dalle Cortes, il parlamento iberico, in cui si stabiliva la monarchia costituzionale con la limitazione dei poteri del re, la separazione dei poteri, il suffragio universale maschile e la libertà d’impresa.
Un’importante differenza tra i due documenti sta nel fatto che mentre nella Dichiarazione francese viene affermato che ”nessun uomo deve essere molestato per le sue opinioni, anche religiose”, nella Costituzione spagnola, invece, viene imposta come unica religione tollerata quella cattolica vietando così l’esercizio di qualunque altra religione.
Infine nel secondo documento troviamo una sezione dedicata all’istruzione pubblica, elemento che nella Dichiarazione dei diritti non è presente.
Hai colto le differenze principali tra i due documenti.
La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 e la costituzione di Cadice del 1812 hanno come scopo principe la valorizzazione, la garanzia e la tutela dei diritti di ogni singolo membro della società. Questi ultimi sono naturali e imprescrittibili e permettono all’uomo di essere libero sottostando però ad una legge che garantisce il godimento degli stessi diritti agli altri membri della Nazione. Se nel primo documento questa (Nazione) è appunto l’insieme degli uomini liberi di perseguire i propri ideali, esprimere le proprie opinioni e la propria religione (senza turbare l’ordine pubblico), nel secondo essa di presenta come collettività di individui con stesso ideale politico, stessa lingua e stessa religione. Sebbene questi documenti risalgano a due periodi storici differenti, notiamo che entrambi ritrovano la sovranità nella nazione; i rappresentanti del popolo francese (nel primo) e l’assemblea spagnola (nel secondo) per la prima volta votano, a favore della costituzione, al posto della monarchia. Notiamo infine che un altro punto in comune è sicuramente la libertà di stampa che è garante di una libera espressione di pensiero che però non deve superare quel limite prescritto dalla legge.
comincio presentando i caratteri che accomunano le due costituzioni: entrambe dichiarano la conservazione e la protezione della libertà civile, le proprietà e dei diritti legittimi di tutti gli individui; il dovere da parte del cittadino di rispettare le leggi e la sovranità che non risiede più nel re ma nella nazione. Però ci sono delle differenze sostanziali, innanzitutto il periodo della loro redazione: la dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadino è dell’anno 1789, La costituzione spagnola di Cadice, invece è del 1812. La prima è stata elaborata durante la rivoluzione francese ed è incentrata maggiormente sui diritti dell’uomo e sul bene del singolo individuo , al contrario la seconda viene emessa in opposizione all’avanzata dell’esercito napoleonico in Spagna e il suo scopo è di promuovere il bene della nazione, è stata scritta per stabilire una monarchia costituzionale, quindi il re detiene un potere( quello legislativo) seppur limitato, un’altro aspetto rilevante è il seguente: nella costituzione francese la Legge è l’espressione della libertà individuale, in quella spagnola è confidata al re e alle Cortes (parlamento iberico). la libertà della religione ,ammessa in Francia, è limitata nel territorio spagnolo dove è acconsentito unicamente professare il cristianesimo. Infine solo nella costituzione spagnola è presente una sezione che si occupa dell’istruzione pubblica
Hai colto le analogie e le differenze più rilevanti
Comincio dicendo che entrambi i documenti dichiarano la conservazione e la protezione della libertà civile, le proprietà e dei diritti legittimi di tutti gli individui; il dovere da parte del cittadino di rispettare a le leggi e a la sovranità che non risiede più nel re ma nella nazione.
Ci sono però delle differenze tra le due costituzioni perché per quanto riguarda la ”Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” che fu pubblicata nel 1789 in Francia durante la rivoluzione viene affermato che ”nessun uomo deve essere molestato per le sue opinioni, anche religiose”,.
In quella spagnola invece viene imposta come unica religione tollerata quella cattolica vietando così l’esercizio di qualunque altra religione.
La “Costituzione spagnola di Cadice” fu pubblicata nel 1812 in opposizione all’avanzata dell’esercito napoleonico in Spagna.
Nella costituzione spagnola di trova anche una sezione che è dedicata all’istruzione pubblica .
Vale quanto scritto a margine di altra tua risposta tardiva