- Sulla base del criterio di demarcazione (tra scienza e non scienza) elaborato da Karl R. Popper quali delle seguenti teorie possono essere considerate scientifiche? Giustifica la tua ipotesi.
- teoria di Newton
- socialismo scientifico di Marx
- teoria dell’evoluzione di Darwin
- teoria della relatività di Einstein
- interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica
Secondo Popper, un criterio di demarcazione per ditinguere la vera scienza da quella falsa sarebbero le falsificazioni, ovvero che una scienza è vera se indica cosa potrebbe renderla falsa. Ad esempio, il marxismo scientifico di marx non è veritiero in quanto presuppone che sia automaticamente giusto, senza indicare cosa potrebbe contraddirla. Cosi anche la teoria di Newton, poichè è provata col metodo sperimentale. Tuttavia popper dice che non ha validità, in quanto dopo innumerevoli esperimenti andati a buon fine, ne basta uno che non vada secondo la teoria che questa diventa falsa. Una teoria invece vera per Popper è quella della relatività di Einstein, poiche lui da giovane rimase colpito perchè, annunciando la sua teoria, Einstein presentò anche gli esperimenti e altro che potevano contraddirla in futuro. Questa per Popper è vera scienza.
Anche la teoria di Newton è scientifica, perché prevede eventi che, se non si verificano, possono confutarla (come la mancata curvatura nella traiettoria di particelle prive di massa in presenza di masse gravitazionali). Non bisogna confondere la verosimiglianza di una teoria (tanto maggiore quanto più la determinata teoria resiste a tentativi di falsificazione) con la scientificità di una teoria (per la quale è sufficiente che una teoria abbia conseguenze “controllabili”, dunque sia, per il “modus tollens”, falsificabile).
Come scritto ad altri, non è l’epistemologia che soggettivamente il singolo scienziato aveva in mente a fare di una teoria una teoria scientifica o meno, ma la sua forma logica. La teoria di Newton è scientifica, in quanto falsificabile, a prescindere dal fatto che Newton credesse che lo fosse per inferenza induttiva.
Le teorie che secondo Popper possono essere considerate scientifiche sono: socialismo scientifico di Marx, la teoria della relatività di Einstein e l’interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica. Al contrario la teoria di Newton e la teoria dell’evoluzione di Darwin sulla base del criterio di demarcazione non possono essere considerate scientifiche.
La teoria di Newton è stata messa in discussione dalla relatività di Einstein che presuppone ben più problematici controlli: la teoria di Einstein è più progredita di quella di Newton, quindi è più verosimile. Per quanto riguarda la teoria di Marx; Popper la ritiene scientifica perchè in essa si ottiene facilmente la conferma, a patto di vedere le cose alla luce della teoria. A riguardo della teoria dell’evoluzione di Darwin, penso, che Popper non consideri la teoria dell’evoluzione “scientifica” perché esistono casi in cui il modello non è sempre verificato (alcune patologie possono venire trasmesse alla progenie non attraverso il DNA ma con altri meccanismi biomolecolari). L’interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica: nessuna contraddizione nasce nell’utilizzo di modelli contraddittori, poiché essi descrivono osservazioni ottenute con schemi sperimentali che si escludono tra loro e pertanto non possono essere utilizzati simultaneamente.
Ti sono sfuggiti alcuni concetti di fondo. La teoria di Newton, sebbene meno verosimile di quella di Einstein, perché superata da quest’ultima, resta una teoria scientifica perché falsificabile, mentre la teoria di Marx, proprio in quanto è “troppo” verificabile, ma di fatto non falsificabile, sembra a Popper più una “fede” che una teoria scientifica. I limiti del darwinismo, a loro volta, non dipendono dal fatto che non sia sempre verificato, ma, al contrario, al fatto che è difficile confutarlo. Paradossalmente se esso fosse falsificato dai casi che evochi (patologie che si trasmettono non attraverso il DNA – ma questo, in effetti, è un limite delle teorie relative alla trasmissione puramente genetica dei caratteri, più che alla teoria di Darwin, che ignorava del tutto l’esistenza del DNA e dei geni) sarebbe una teoria scientifica, in quanto si presta alla falsificazione. L’interpretazione di Copenhagen è compatibile con i fenomeni finora osservati, ma è anche falsificabile? Dalla risposta a questo quesito dipende la risposta alla domanda se si tratti di una interpretazione scientifica o di una mera speculazione filosofica.
Non bisogna confondere verosimiglianza e scientificità. La teoria di Newton è falsificabile e, anzi, fu di fatto più volte falsificata. Dunque è scientifica anche se meno verosimile di quella di Einstein. Viceversa la teoria di Marx è inconfutabile, dunque non scientifica (forse ti avevo già risposto…)
Secondo Popper, una teoria è propriamente scienza quando segue il principio di falsificabilità. Ossia quando la teoria in questione riesce ad indicare degli esperimenti che potrebbero smentirne la presunta verità. Popper non riconosce più alcun valore al principio di induzione ma sostiene che la scienza proceda per falsificazione. Infatti, quando l’esperienza genera una contraddizione delle previsioni si ha un problema che va risolto dalla ricerca scientifica.
1. No (segue il principio di induzione)
2. No (teorizza la “società chiusa”, perfetta, non riformabile)
3. Si
4. Si
5. Si
Non giustifichi in modo adeguato o convincente la tua analisi. Infatti, nel caso della teoria di Newton, che è considerata esplicitamente scientifica da Popper, commetti un errore. Come scritto ad altri, non rileva come Newton credesse di averla inferita (per induzione), ma la circostanza che essa sia falsificabile e che, anzi, fu effettivamente falsificata (da quelle stesse osservazioni che verificarono la teoria di Einstein, che costituirono, cioè, esperimenti cruciali a favore di quest’ultima).
Il criterio principale per distinguere le proposizioni scientifiche da quelle che non lo sono è, dunque, per Popper il criterio di falsificabilità. In base a questo criterio una teoria non è scientifica quando è abbastanza ambigua da non poter essere confutata in alcun modo concepibile. Una teoria, inoltre, diventa scientifica se si riesce a trovare una affermazione che la confuti, cioè se diventa falsificabile (vera fino a prova contraria).
Il socialismo scientifico di Marx non può essere considerata una teoria scientifica perché qualunque affermazione venga fatta per confutarla, sembra trovare una spiegazione all’interno della teoria.
Al contrario, la teoria di Newton e la teoria della relatività di Einstein sono delle teorie scientifiche in quanto posso essere falsificate. Lo stesso vale per la teoria dell’evoluzione di Darwin e l’interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica. A questa condizione si aggiunge anche la concezione di Popper per la quale tanto più una teoria è rischiosa (non ovvia), tanto più è scientifica.
Avrei qualche dubbio sulla scientificità, in base ai criteri di Popper, della teoria di Darwin e dell’interpretazione di Copenhagen. Se vuoi difenderne la scientificità, dovresti giustificare meglio la tua tesi.
Sulla base del criterio di demarcazione, tutte le teorie elencate possono essere giustificate scientifiche; tranne il socialismo scientifico di Marx. Questo perché se viene falsificato anche solo un aspetto del socialismo, tutta la teoria crolla
La risposta potrebbe essere corretta, ma la sua giustificazione non centra assolutamente il criterio di falsificazione. Se fosse vero che “se viene falsificato anche solo un aspetto del socialismo, tutta la teoria crolla” il socialismo sarebbe una teoria scientifica, esattamente come la teoria di Newton o di Einstein che, appunto, presentano proprio questa proprietà (se ne viene falsificato un aspetto, crollano).
Popper afferma che l’induzione non ha alcun valore scientifico perchè ci potrà sempre essere un osservazione che possa confutare la teoria quindi per il filosofo la teoria di Newton non è scienza. Anche il socialismo scientifico di Marx non è da considerarsi scienza, infatti Popper critica aspramente il determinismo. Per quanto riguarda Darwin non ritengo che Popper la consideri vera e propria scienza essendoci nel modello evoluzionalistico alcuni casi non verificati. Inoltre Popper ritiene che le teorie di Einstein siano scienza e non metafisica.
Infine non ritengo di poter esprimere un giudizio riguardo all’interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica.
E’ vero che soggettivamente Newton credeva che la sua teoria fosse valida per induzione, tuttavia in se stessa la sua teoria rimane, nella prospettiva di Popper, scientifica, perché soddisfa comunque i criteri di falsificabilità popperiani. Se fosse vero che alcuni casi falsificano la teoria di Darwin, essa sarebbe scientifica, ma falsa. Il vero problema, semmai, è che pare piuttosto difficile confutare la teoria di Darwin. La frase “Inoltre Popper ritiene che le teorie di Einstein siano scienza e non metafisica”; anche se corretta, non è ben scritta, perché il connettivo corretto, in relazione alla consegna, sarebbe stato non “inoltre”, ma “per analoghe ragioni” o simili. Sei giustamente prudente sull’interpretazione di Copenhagen, anche se avresti potuto giustificare anche la tua incertezza illustrandone i motivi.
“
Popper utilizza un principio di falsicabilità per discriminare diverse teorie come scienza o non scienza, in altre parole egli sostiene che per essere scienza un concetto debba poter essere contraddetto, ciò esclude teorie che utilizzano degli “assoluti” incontrovertibili come può essere l’illusorietà della realtà o vie retoriche per cui ogni possibile contraddizione viene aggirata, presenti in alcuni aspetti della psicoanalisi.
Sottoponendo a questo discriminante le teorie sopra riportate possiamo ottenere i seguenti risultati:
1. La teoria di Newton è scienza in quanto è stata in parte contraddetta dalla teoria relativistica.
2. La dottrina di Marx non è scienza in quanto anche eventi che avrebbero dovuto contrastarla sono stati reinterpretati in modo da mantenerla forzatamente valida.
3. L’evoluzionismo è scienza in quanto dati archeologici potrebbero smentirlo.
4. La relatività è scienza in quanto non tutte le equazioni di Einstein sono state verificate ed ulteriori ricerche potrebbero notare delle falle.
5. L’interpretazione di Copenhagen è scienza in quanto nuove scoperte potrebbero ipoteticamente riportarci ad una meccanica perfettamente deterministica.
Interessante la tua analisi. Che genere di dato archeologico (o forse meglio “palentologico”) potrebbe smentire la teoria di Darwin (cioè resisterebbe a qualsiasi tentativo di ricondurlo a una lettura darwinistica)? Non è facile immaginarlo. Per quanto riguarda l’interpretazione di Copenhagen… Sei certo che se si riuscisse (come cercò di fare p.e. David Bohm) a “raddrizzare deterministicamente” la meccanica quantistica (introducendo le cosiddette “variabili nascoste”) si sarebbe confutata la teoria di Copenhagen? L’interpretazione deterministica e quella di Copenhagen sarebbero entrambe sottodeterminate dai medesimi fenomeni. Certo, possiamo immaginare sviluppi rispetto ai quali la teoria di Copenhagen risulti sempre più gratuita e superflua, rispetto a un’interpretazione più “tradizionale” (come sarebbe gratuito supporre che l’universo viene continuamente distrutto e poi ricreato identico ogni tre minuti), ma il punto è che tale teoria non sarebbe propriamente falsificata da evidenze empiriche, trattandosi appunto di un'”interpretazione”. O no?
Secondo la teoria elaborata da Popper, una teoria, per poter essere assunta come scientifica, deve poter essere falsificata da enunciati empirici, come esplicato dal criterio di falsificabilità.
Ciò che non viene concepito come scienza prende il nome di “pseudo-scienza” in quanto si limita alla conferma di alcune credenze senza provare e dimostrare alcunché.
Sulla base di ciò, a mio avviso, è possibile considerare la teoria marxista come pseudo-scienza, in quanto questa è in grado di spiegare qualunque fenomeno di sua pertinenza ed assumerlo a conferma della loro teoria.
D’altra parte la teoria di Newton, la relatività di Einstein e l’evoluzionismo darwiniano, così come l’interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica, possono essere assunte scienza, in quanto queste ultime forniscono l’indicazione ad esperimenti che potrebbero confermarla ma anche confutarla.
Infatti, secondo Popper, a determinare la scientificità interviene più che il numero dei casi a favore, la severità dei controlli e la sua falsificabilità.
Che esperimenti potrebbero essere fatti per falsificare la teoria di Darwin o l’interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica?
La tua proposta è ben argomentata anche se avrei qualche dubbio per quanto riguarda l’interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica.
1. La teoria di Newton è una teoria scientifica in quanto è falsificabile. Esistono condizioni fenomeniche che se verificate la rendono errata (ciò che avverrà con l’introduzione della teoria di Einstein)
2. Il socialismo scientifico di Marx non è una teoria scientifica in quanto non è falsificabile: non esiste affermazione che possa renderlo falso, qualsiasi osservazione venga mossa nei suoi confronti, la dottrina marxista adatta e giustifica tutto secondo suoi principi ambigui.
3. La teoria dell’evoluzione di Darwin è una teoria scientifica in quanto anch’essa può essere soggetta a falsificazione. Esistono infatti casi e situazione che, se verificati, possono rendere l’evoluzionismo darwiniano falso.
4. Anche la teoria di Einstein come le precedenti è scientifica in quanto falsificabile: lo stesso Einstein comunicò le condizioni empiriche che, se verificate, avrebbero reso la sua teoria errata.
5. Anche l’interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica è scienza sempre per il criterio di falsificazione.
Avrei qualche dubbio sulla tua interpretazione dai casi 3 e 5. Come si potrebbe falsificare Darwin? Con l’esempio dell’insetto foglia che si sarebbe evoluto prima del corrispondente arbusto (secondo Sermonti)? Ma come certificare tale sequenza cronologica sulla base di pochi, sparsi reperti fossili? Come potesti falsificare l’interpretazione di Copenhagen? Il dato è sempre quello (p.e. la luce si comporta ora come un’onda ora come un insieme di particelle), ma la sua interpretazione come potrebbe venire falsificata?
Per Popper si definisce scienza non qualcosa di assolutamente vero, bensì qualcosa che trae la propria giustificazione proprio dal fatto di poter essere confutata. Un principio criticato è quello induttivo perché una serie di osservazioni non può delineare una teoria assoluta e vera. Per cui per Popper dell’elenco sopra elencato ritengo scienze tutte tranne la teoria di Newton e il socialismo scientifico Marxista.
Hai compreso la teoria di Popper, ma la sua applicazione alle cinque teorie proposte mi sembra discutibile e, in effetti, non l’hai affatto giustificata analiticamente.
In base la criterio di demarcazione elaborato da Popper possiamo intendere i punti n. 1-3-4 con dottrine scientifiche. Infatti tutte e tre le teorie possono essere o sono già state falsificate, è proprio la falsificabilità che determina se un pensiero sia scientifico o meno. Come vediamo, la Teoria di Newton è stata falsificata in parte da quella introdotta da Einstein, ma ciò non vuol dire che quest’ultima sia vera. Proprio come la teoria di Darwin, quella di Einstein è meno “falsa” della altre poiché ha saputo resistere a più esperimenti. Il socialismo scientifico di Marx non ë una teoria scientifica perché non ha implicazioni osservabili nella realtà e quindi non può essere dimostrata. Per quanto riguarda l’interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica, penso che tale teoria può essere vista sia come scientifica che come non scientifica, in quanto la sua interpretazione della meccanica quantistica può avere sia dei risvolti nella realtà e sia può ricadere nell’impossibilità di negarla come accade per le religioni o le teorie di Freud E Marx.
Mi sembra un’ottima analisi. Si potrebbe, certamente, discutere se la teoria di Marx non abbia implicazioni osservabili… Popper direbbe forse che ne ha fin troppe, tutte tali da verificare la teoria. Ci sarebbe poi da discutere come si possa falsificare la teoria di Darwin…
il socialismo scientifico di marx non è considerato dallo stesso Popper scientifico poiché sfrutta con il metodo hegeliano che è basato sulle contraddizioni;
anche la teoria di newton non è più considerabile scientifica poiché è stata confutata per esempio dalla relatività dei Einstein che invece è considerata scientifica poichè ha superato diversi test di “attacco”per provare la sua erroneità ed è molto più lontana da aspetti sensibili.
Lo stesso discorso vale per l’evoluzionismo.
Secondo Popper le teorie scientifiche si sottopongono a controlli e quindi possono essere anche smentite; mentre le teorie non scientifiche si sottraggono ai controlli ed anzi pretendono di avere un valore assoluto. Per spiegare la differenza tra le teorie scientifiche e non, Popper applica il principio di falsificabilità: una teoria è scientifica solo quando è in grado di indicare quali siano gli esperimenti che potrebbero dimostrare la sua falsità. Ancora Popper afferma che la ricerca scientifica nasce dal bisogno dell’uomo di risolvere il problema, e quindi si ha metodo scientifico solo se si procede con tentativi ed errori ovvero per congetture e confutazioni. Fatta questa premessa e considerato che una teoria è più scientifica quando essa è più rischiosa, ritengo che la teoria di Einstein, poiché messa sempre in discussione, è sicuramente da considerarsi scientifica rispetto a quella di Newton, in quanto essa non è mai in grado di confermare con certezza la sua teoria. Sicuramente non può essere definita scientifica la teoria di Marx proprio perché essa si presenta come verità assoluta e in quanto tale non confutabile. Proprio perché, come detto da Popper, per capire se una teoria sia o meno scientifica essa deve essere essere sottoposta al criterio di falsificabilità anche la teoria di Darwin e quella di Copenhagen non possono che essere considerate scientifiche in quanto sempre sottoposte a confutazione e critica.
In base ai criteri che giustamente tu stessa hai evocato in premessa, non si tratta di “confermare con certezza una teoria” per poterla considerare scientifica, ma di avere la possibilità di smentirla. Dunque la teoria di Newton, confutata effettivamente da quella di Einstein, è scientifica (altrimenti non sarebbe stata confutabile). Per il resto la tua risposta è convincente.
Secondo Popper, la scienza si distingue dal resto delle conoscenze non per la sua dimostrabilità ma per la sua falsificabilità,ovvero la proprietà di poter essere confutata.
Prendendo come esempio la teoria de Newton, la relatività di Darwin e l’interpretazione della meccanica quantistica, queste possono essere considerate scienze in quanto sono state confutate e verificate, riportando gli stessi risultati che precedentemente erano stati ipotizzati.
Quando, invece, parliamo di socialismo scientifico di Marx ed evoluzione darwiniana, secondo Popper queste non sono delle vere scienze perché non sono falsificabili e confutabili, le quali possono cambiare nel tempo o non avverarsi, rendendo la teoria indiscutibile.
Tecnicamente, visto che sono tutte confutabili, sono tutte scienza, la teoria di Newton è stata confutata dalla teoria di Einstein, la quale a sua volta “rischiò” di esserlo quando venne testata empiricamente, la teoria dell’evoluzione di Darwin non è completamente soddisfacente, la meccanica quantistica venne, in un certo senso, confutata dall’esperimento che Einstein propose mentre il marxismo si basa sul concetto di produzione e distribuzione dei beni e presuppone che ad un certo modo di produrre e distribuire segua una certa sovrastruttura e indica come evoluzione del metodo capitalista quello comunista, qualora si verifichi il superamento di questo metodo senza però quantomeno il passaggio ad un governo di tipo comunista, Marx verrà confutato.
Buone osservazioni. Rimane una perplessità, già esposta in aula, riguardo al darwinismo. Il fatto che esso non sia completamente soddisfacente, come scrivi, non equivale al fatto che esso sia stato falsificato, né che sia in via di principio falsificabile. Il che lo può far considerare una prospettiva più filosofica che strettamente scientifica, almeno secondo i criteri di Popper (che pure si ispirava al darwinismo in campo epistemologico).