Quali i tratti fondamentali della Riforma?

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2019-05-22 Tutto il giorno

Leggi questa antologia di testi fondamentali (in buona parte letti in aula) della Riforma luterana (tratti da Lutero e dal suo amico e seguace Filippo Schwarzerd, detto Melantone).

Integra poi questa lettura con i documenti riportati nel manuale di storia (U3, D1, p, 392; D4, p. 395 (le ulteriori tesi di Lutero e la confessione augustana scritta ancora da Melantone).

Rispondi quindi ai seguenti quesiti:

  • Con quali argomenti i luterani negano il valore salvifico delle opere (compreso l’acquisto delle indulgenze) e che cosa, secondo loro, viceversa salva (o, come dicono loro, “giustifica”)?
  • Perché, secondo loro, se le opere non sono utili alla salvezza, le Scritture comunque le prescrivono (p.e. con i dieci comandamenti)?
  • Perché, secondo Lutero, non dobbiamo obbedire al papa e ai vescovi (al magistero della Chiesa) e a chi o a che cosa, viceversa, tutti, compreso il papa, dobbiamo obbedire?

 

19 pensieri su “Quali i tratti fondamentali della Riforma?

  1. I luterani e Lutero stesso consideravano la vendita delle indulgenze senza alcun valore perché ritenevano che la salvezza eterna la garantisse Dio e che fosse un dono gratuito, dove le azioni e i meriti non fossero sufficienti per salvarsi. Ritenevano quindi che la vendita delle indulgenze fosse solo un mezzo per accumulare denaro e che non garantisse la salvezza divina.
    Secondo Lutero non era necessario obbedire ai papi e ai vescovi e lasciarsi guidare da loro per accedere alla grazia divina in quanto secondo lui ogni credente è capace di capire e interpretare le Sacre Scritture. Inoltre Lutero non credeva nelle autorità ecclesiastiche anche perché si contraddicevano a vicenda. I luterani pensavano che l’unica preoccupazione dei cristiani fosse quella di adeguarsi alla parola di Dio e di Cristo e di rinforzare sempre di più questa fede.

  2. I luterani negano che la salvezza dello spirito avvenga quando quelli che predicano, “ predicano da uomini, coloro che dicono che subito, come il soldino ha tintinnato la cassa, l’anima se ne vola via” come dice una delle 95 tesi di Wittenberg. Ciò vuole dire che per salvare lo spirito non serve pagare il sacerdote perché questo purifichi dai peccati, anzi gli stessi Testi Sacri affermano che è meglio dare a un povero o fare un prestito a un bisognoso che non acquistare indulgenze, poiché molte volte questi sacerdoti sono corrotti e trattengono a se i soldi raccolti inizialmente a scopi sacri e di beneficio alla comunità. Il vero tesoro della Chiesa di Cristo è il sacrosanto Vangelo, gloria e grazia di Dio che ci racconta che Dio ha mandato suo figlio sulla Terra per purificarci dai peccati ed evitare così che succedessero queste situazioni corrotte di potere. Inoltre nonostante le opere non siano utili alla salvezza, per i luterani, le Scritture le prescrivono comunque per dare un certo ordine al mondo in cui viviamo evitando così il caos e le ingiustizie. Queste sono delle “regole che tutti tendono a seguire per cercare di vivere tranquillamente nonostante le diverse etnie e usanze di ogni uno”. Infine secondo Lutero non dobbiamo seguire il papa o il vescovo perchè sono figure umane tanto quanto noi, che commettono peccati e sbagli, ma si vogliono giustificare perché secondo loro, hanno il potere e funzione totale dello Spirito Santo in Terra; invece dobbiamo seguire i Testi Sacri e lo Spirito Santo che ci ha salvato dai peccati senza chiedere nulla in cambio, soltanto il bene comune.

    1. Hai esaminato e colto diversi aspetti. Forse ci si poteva concentrare di più sul rapporto tra grazie e opere, che dai in parte per acquisito, nella versione luterana.

  3. 1) I luterani negano il valore salvifico delle opere poichè il potere di concedere il perdono spetta solamente a Dio e non al Papa, il quale, con l’acquisto delle indulgenze, non offre la remissione di tutti i peccati, ma solo di quelli da lui scelti. Inoltre, nel Vangelo, Gesù identifica nell’esercizio della fede l’unica opera che un cristiano dovrebbe compiere per la remissione dei peccati. Le altre opere risultano quindi esserre futili, in quanto ciascun fedele, grazie al sacrificio di Gesù, è gia destinato alla salvezza.

    2) Le opere sono prescritte nelle Sacre Scritture poiché, dal momento che queste dicono cosa è necessario fare ma non come farlo, il fedele è portato a perdere fiducia nelle proprie capacità e a cercare aiuto altrove.

    3) Secondo Lutero i cristiani dovrebbero obbedire ai loro magistrati e alle leggi quando queste non comandano di commettere peccato (in tal caso si deve obbedire solo a Dio). Non bisogna invece obbedire ai vescovi e al Papa perché questi cercano di inculcare nelle menti dei credenti le interpretazioni delle Scritture che soddisfano meglio i loro vantaggi, quando dovrebbero invece, secondo Lutero, lasciare libertà di interpretazione.

    1. Hai colto importanti aspetti dalle dottrine riformate. Molto importante il punto n.2. In effetti ci si potrebbe chiedere perché le Scritture riportino i comandamenti di Dio e, in molti passi, anche dei Vangeli, appaia chiaro che Dio ci chiede di agire in un certo modo. Se ci salviamo solo in virtù della fede, perché Dio ci imporrebbe tutti quegli obblighi (di “agire” in un certo modo)? L’accorta risposta di Lutero (ma forse poco persuasiva) è che Dio ci avrebbe dato questi “comandamenti” per farci vedere che senza la sua Grazia non siamo in grado di obbedirGli. Sarebbero una sorta di provocazione per farci sentire impotenti e per farci disperare. Dio dunque ci imporrebbe di fare cose pur sapendo che non possiamo con le nostre forze naturali (tale atteggiamento divino è considerato inverosimile dai cattolici che, su questo punto, hanno buon giuoco a criticare l’approccio protestante).

  4. Secondo Lutero i romanisti vogliono essere gli unici interpreti della Scrittura, anche se nella loro vita non ne imparano nulla. Pretendono quindi di essere gli unici ad averne l’autorità, e affermano che il Papa non può sbagliare in questioni di fede, sia esso buono o malvagio. Loro credono anche che lo Spirito Santo non li abbandoni mai, ma se cosi fosse le Scritture sarebbero inutili in quanto ci si dovrebbe affidare allo Spirito Santo; in verità solo un cuore pio lo possiede dentro di sé.
    Il tesoro della chiesa è il Vangelo, che rende ultimi i primi, facendo per questo motivo arrabbiare molti, mentre le indulgenze rendono primi gli ultimi perciò sono più gradite. Ciò, però, truffa i fedeli più poveri, utlizzando il loro denaro, per esempio, per la costruzione della basilica di S. Pietro.
    Per questo motivo Lutero consiglia di non seguire il Papa ma solamente Dio e Gesù Cristo e di utilizzare le Scritture per avvicinarsi loro anche se alla fine l’unica cosa che ci può salvare è la fede.

    1. Hai selezionato solo una piccola porzione dei testi proposti, citandola quasi per intero. Ma non hai colto tutti i principali punti che contraddistinguono la visione della Riforma. Anche scrivere “romanisti” fa un po’ sorridere e fa pensare ai “laziali” e al calcio! E’ vero che Lutero ricorre a quell’espressione dispregiativa, ma nel rendere il suo pensiero forse è più chiaro se scrivi “i cattolici” o “i seguaci del Papa di Roma”.

  5. 1. Secondo la visione luterana la salvezza non sta sicuramente nel predicare e difendere quei personaggi ecclesiastici, anche se vanno contro le sacre scritture, bensì punirli.
    In seguito la pena persiste finché non si arriva al regno dei cieli, quindi solo pensare che questi personaggi possano “curarti” è sbagliato.
    2. Noi non dobbiamo bruciare le sacre scritture, nonostante la loro utilità, perché se no si ricadrebbe in un ossimoro per un cristiano, cioè dire che non crede nelle sacre scritture, bensì sulla parola del papa.
    Infatti, qui sta il punto, cioè se si partisse dal pretesto che solo i pii possono accogliere lo spirito santo, allora il papa lo sarebbe, ma perché vengono disprezzate altri, che non sono tanto diversi da questo? Perché poi nessuno è certo che lo sia veramente, ma lo si sotto intende sbagliando.
    3. Secondo la visione di Martin Lutero non dobbiamo obbedire ai personaggi ecclesiastici, tanto meno se sono rappresentati da una unica persona come il papa, perché secondo gli scritti di San Paolo, da cui ha preso spunto la riforma, noi tutti siamo personaggi ecclesiastici e dobbiamo obbedire a noi stessi, perché siamo un unico corpo.
    Infatti, da questa affermazione si può dedurre che noi tutti siamo uguali, cioè non ci sono uomini di chiesa e uomini non di chiesa, poiché le figure ecclesiastiche non rappresentano altro che un altro potere temporale.

    1. Giovanni, ancora non ci siamo. Che significa che per i luterani ” la salvezza non sta sicuramente nel predicare e difendere quei personaggi ecclesiastici, anche se vanno contro le sacre scritture, bensì punirli”? Non bisogna difendere la chiesa cattolica (“quei personaggi ecclesiastici”…) proprio perché “va contro le scritture” ed eventualmente farla punire dal potere secolare… Ma tutto questo non comporta certamente la salvezza (che è data dalla grazia). Insomma hai mescolato dottrine del tutto diverse. Anche il fatto che non dobbiamo bruciare le Scritture… Ma chi voleva mai bruciarle? Da come la metti, non si capisce alcunché. L’ultima parte è un po’ più comprensibile, salvo per il fatto che continui a parlare di “personaggi”. Quali personaggi? I personaggi sono i soggetti che si mettono in scena a teatro… Qui si tratta di uomini e donne. Non serve aggiungere “personaggi”. Basta dire che siamo tutti eguali e parte della chiesa. Prova a far leggere il tuo testo a qualcuno che non sappia molto di Lutero e vedi se ci capisce qualcosa!

  6. I luterani negano il fatto che le opere possano salvare le persone poiché affermano che qualunque vero cristiano possieda una parte datagli da Dio anche senza le lettere di indulgenza, invece al contrario bisognerebbe dare un prestito a una persona bisognosa piuttosto che spendere soldi per prendere queste opere. Bisognerebbe insegnare che il papa vorrebbe dare del denaro alle persone alle quali vengono presi soldi a causa dei predicatori di indulgenze, e non il contrario;

    Secondi i luterani non ci sono sette comandamenti, bensì tre e, come disse Dio una promessa non si può accostare né con le opere né con la forza ma solamente attraverso la fede e quindi per svolgere la messa bisognerebbe affidarsi solamente alla fede in Dio, credendo la sua promessa e le sue parole. La sacra scrittura può essere divisa in due parti: i sacramenti e la promessa. I comandamenti ci forniscono delle indicazioni per vivere al meglio ma non per questo è sicuro che vivremmo una vita stupenda infatti insegnano all’uomo che è incapace di raggiungere il bene e quindi di cercarlo altrove.

    Secondo Lutero non dovremmo obbedire ai papi o ai vescovi poiché essendo anche loro uomini, possiedono il nostro stesso battesimo e il nostro stesso vangelo, quindi non hanno alcun diritto di non essere colpevolizzati poichè considerati autorità, bensì sono persone come noi che svolgono lavori diversi all’interno della società. L’unica persona alla quale dovremmo obbedire è Dio;

    1. Hai colto alcuni aspetti della Riforma, forse non mettendo in giusta luce l’essenziale (p.e. ci si salva solo per grazia divina e non per le opere ecc.). Quelli che i luterani riducono da sette a tre o due non sono i “comandamenti” ma i “sacramenti”.

  7. -Le opere non portano alla salvezza, poiché si vuole raggiungerla e si fanno unicamente per un fine personale, perciò non reale. L’unico modo in cui ci si può salvare è credendo in Dio.
    – Le scritture riportano in modo preciso indicazioni per come compiere le opere per far capire all’uomo che non potrà mai fare del bene, non accettare mai questa sua parte e di cercare di distaccarsi da se stesso.
    -Poiché chiunque sia battezzato e creda in Dio può essere considerato un sacerdote che possiede la fede, che è l’unica essenza a cui bisogna ubbidire. Perciò anche se un rappresentante della chiesa dovesse sbagliare sarebbe corretto farglielo notare, così come elogiare un cristiano che umilmente parla correttamente delle Scritture.

  8. Lutero nega che le opere possano portare all’assoluzione delle colpe dicendo che Dio non guarda l’operato esterno, ma l’animo della persona e che quest’ultimo è completamente indipendente dalla volontà delle azioni.

    La sacra scrittura prevede la presenza delle “opere di bene” e dei dieci comandamenti perché queste sono considerate delle regole di convivenza, che è meglio seguire ma che non è possibile farlo sempre a causa della natura umana. Per la vera salvezza, l’unica cosa necessaria è la fede in Cristo, perché è l’unica in grado di avvicinare di più a Dio.

    Secondo Lutero non bisogna obbedire né al papa né ai vescovi perché la loro autorità è falsa e creata sopra degli inganni che definisce muraglie:
    1 Quando si tentò di comandarli con la forza, affermarono che il loro potere spirituale fosse superiore di quello secolare.
    2 Quando si tentò di interpretare la Bibbia secondo una visione alternativa, essi hanno ribattuto che la loro interpretazione dovesse essere l’unica riconosciuta vera.
    3 Quando si provò a limitare il suo potere con un concilio, il papa affermò che lui solo sarebbe stato in grado di mettere in piedi questo concilio.
    Lutero giudica infatti falsa questa autorità per una mancanza di prove che ne attestino la veridicità nella Bibbia, e afferma che le leggi proclamate dalla chiesa sono al pari, se non peggio di quelle di un qualsiasi altro stato laico, il che pensa sia inaccettabile.

  9. I luterani negano il valore salvifico delle opere poiché ritengono che Dio guardi e presti più attenzione all’anima e alla vera conversione del credente piuttosto che ad una penitenza sacramentale data dai sacerdoti.

    I Luterani ritengono che le opere e le scritture non possano portare alla salvezza ma che solamente la fede sia in grado di farlo. Tuttavia esse (ad esempio i 10 comandamenti) offrono delle linee guida al fine di migliorare l’uomo e incitarlo a fare il bene.

    Secondo Lutero noi cristiani non dovremmo obbedire ai papi o ai vescovi poiché “Un cristiano è libero signore di tutte le cose e non è soggetto a persona alcuna “. Lutero vuol così affermare che ogni uomo debba conformarsi alla parola di Dio e nutrirsi così di tale fede senza dar retta a ciò che i chierici predicano.
    Questi ultimi infatti si sono creati una chiesa falsa proclamata su tre grandi muraglie:
    La prima muraglia si basa sulla distinzione tra chierici e laici, ma questa prima muraglia cade poiché, così facendo, sarebbe come dividere i cristiani in 2 grandi blocchi formati da chi detiene il potere e da chi non lo ha, e poiché tutti i cristiani possiedono lo stesso battesimo, questa distinzione è insensata.
    La seconda muraglia riguarda l’interpretazione delle scritture, la quale è propria solamente dei chierici i quali predicano ciò che essi vogliono, ma di nuovo, essendo tutti cristiani, credendo nella stessa fede, è insensato che predichino solamente i sacerdoti.
    La terza muraglia è riferita al fatto che solamente il papa sia in grado di convocare un concilio. Anche quest’ultima muraglia viene fatta crollare dal momento che nelle Scritture non vi è scritto da nessuna parte che solamente il papa possa convocare un concilio.

  10. Lutero nella sua idea predica che i testi sacri non portano direttamente all’assoluzione dei peccati e delle colpe. Dio infatti non guarda le nostre azioni bensì guarda il nostro animo che é Indipendente dalle azioni.

    Le opere di bene e i dieci comandamenti anche se considerati regole di convivenza e regole che facilitano l’avvicinamento a Dio, l’unica cosa invece che può fare ciò é avere fede in Cristo. Solo quella avvicinerebbe di più a Dio.

    Per Lutero non bisogna credere al Papa e ai vescovi perché predicano il falso e hanno un potere non autorizzato sempre basato su h delle falsità:

    1) Nel tentativo di comandarli dissero che il loro potere spirituale era superiore a tutto
    2)Nel interpretare la Bibbia adeguandola in modo personale dissero che solo la loro versione era quella corretta ma senza dare spiegazioni esaurienti e credibili
    3)Quando si provò a dimezzare il suo potere attraverso un concilio il papa intervenne sostenendo che solo lui o aveva il diritto di istituirlo.
    Lutero vede negativamente la chiesa di quel tempo sulla convizione della mancanza di prove perché essi proclamassero quelle regole e quelle convinzioni alla gente. Quasi comandano il popolo basandosi sì sulla Bibbia ma con una visione distorta e adattata ai fini personali più che allo scopo della religione stessa in origine.

  11. Martin Lutero nega il valore salvifico delle opere sostenendo che Dio guardi l’animo di una persona e non il suo modo di comportarsi.

    Le scritture come ad esempio i dieci comandamenti non sono utili alla salvezza, ma secondo Lutero si possono prescrivere poiché rappresentano regole di convivenza che è consigliabile seguire, cosa impossibile per la natura umana.

    Secondo Lutero non si deve obbedire al papa e ai vescovi perché la loro autorità si basa su inganni e non è vera, infatti non esiste alcun passo della Bibbia che documenta e sostiene questa loro autorità.

  12. Lui nega che le opere dicono che Dio guarda l’animo della persona, infatti non guarda l’operato esterno.
    La scrittura raccoglie i 10 comandamenti e le opere di bene, sono esempi da seguire. Per salvarsi bisogna credere in Dio.
    Lutero non segue nè i vescovi nè i papi perché sono falsi.

  13. -I luterani negano il valore salvifico delle opere dicendo che Dio guarda l’anima di una persona, non le azioni che compie.
    -Secondo loro le Scritture prescrivono le opere, anche se non sono utili alla salvezza(che si può raggiungere solamente avendo fede in Gesù, perché sono utili come regole di convivenza che ci farebbe bene seguire.
    -Secondo Lutero non dovremmo obbedire né al papa né ai vescovi, poiché il loro potere è falso, credono che il loro potere spirituale sia maggiore a quello degli altri, che l’unica interpretazione giusta della Bibbia sia la loro, traendone così benefici, e che quando si prova a diminuire il potere del papa attraverso un concilio, solo lui può proclamarlo. Dovremmo invece obbedire alla sola parola di Dio, dato che è quella che ci porta alla salvezza.