Studia l’ultima unità didattica di Storia e le due unità didattiche di Filosofia dedicate rispettivamente al positivismo e al darwinismo (con tutte le risorse on line e off line che le corredano), quindi rispondi al seguente quesito:
- Se tu fossi vissuto/a tra Otto e Novecento in un Paese europeo avanzato quali novità, tra innovazioni tecnologiche, nuove scoperte e teorie scientifiche e sviluppi socio-economici, ti avrebber infuso maggiore fiducia nel futuro?
P. S. Questo compito, assegnato per lunedì p.v., sarà ovviamente corretto e discusso il giorno successivo. Come accennato in aula, d'ora in poi indicherò in giorno entro la mezzanotte del quale i compiti devono essere svolti, in modo da darmi il tempo di visionarli e di darvi un feedback on line.
Se fossi vissuta in quel periodo sicuramente le innovazioni di trasporto mi avrebbero suscitato grande fiducia nel futuro. Nel corso dell’Ottocento si verifica infatti una rivoluzione epocale nei sistemi di trasporto con l’invenzione della ferrovia e della macchina a vapore. Fino a quel momento la velocità di spostamento di uomini, notizie e merci era fortemente limitata poiché avveniva tramite mezzi a trazione animale (il cavallo ad esempio). La ferrovia quindi ha cambiato il rapporto spazio e tempo favorendo anche sviluppi economici.
Ma nella fase finale del secolo la ferrovia era già nota, anche se continuò a venire impiegata (con locomotive ancora a carbone, dunque a vapore). Se ti piacciono le innovazioni nei trasporti, avresti potuto focalizzarti su tram elettrici, automobili e aeroplani.
In questo determinato periodo storico, lo scopo delle persone è quello di raggiungere uno stile di vita più comodo e “futuristico” possibile, di conseguenza ci troviamo davanti a numerose innovazioni in tutti i campi. Se fossi vissuto all’epoca la cosa che, a primo impatto, mi avrebbe colpito maggiormente sarebbe stata la corrente elettrica (energia sulla quale, nel 2019, basiamo il futuro). Sotto l’aspetto politico e sociale l’allargamento del suffragio a livello universale (per i maschi) del 1912 mi avrebbe fatto sicuramente piacere, visto che prima di quel momento in Italia solo il 2% della popolazione poteva votare. Dal punto di vista scientifico, sicuramente la teoria sull’evoluzione della nostra specie di Darwin mi avrebbe fatto riflettere molto.
E che cosa ne avresti tratto (da queste riflessioni sul darwinismo)?
Se fossi vissuta in questo periodo, tra le varie novità che caratterizzarono il XIX secolo, ritengo che avrei intravvisto un futuro migliore grazie alla scoperta di nuove fonti di energia come l’elettricità e il petrolio poiché oltre a dare l’illuminazione permisero di realizzare fabbriche ovunque e quindi dare opportunità di lavoro e benessere. Sarei stata, inoltre, entusiasta della teoria evoluzionistica di Darwin dal momento che proponeva una spiegazione rivoluzionaria che sconvolse il comune modo di pensare; infine, per quanto riguarda gli sviluppi sociali ritengo di fondamentale importanza il suffragio universale che permise all’uomo di partecipare alla cosa pubblica.
…ma non ancora alle donne… Comunque il tuo pensiero è chiaro.
se fossi vissuta fra l’ottocento e il novecento, la scoperta che sicuramente mi avrebbe dato più speranza per il futuro sarebbe stata l’invenzione della elettricità: è ovviamente scontata come risposta ma è stata sicuramente una delle invenzioni a cavallo di questi due secoli che ha cambiato in modo più radicale la vita dell’uomo, portando anche a una vita più agiata.
sicuramente, se fossi vissuta in quel periodo storico, avrei creduto che con l’elettricità avremmo avuto un futuro più innovativo e sofisticato, ma mai fino ai livelli dei giorni nostri.
Cioè non avresti previsto Internet?
La principale innovazione tecnologica che mi avrebbe dato maggiore fiducia sarebbe stata l’automobile, dato che era un balzo in avanti verso un mondo completamente diverso, molto più ampio per molti. Altra grande scoperta fu la teoria dell’evoluzione di Darwin, che rimescolò le carte del sapere scientifico dell’epoca. Inoltre molto importante fu l’invenzione dell’aereo, che assieme alla macchina permise spostamenti più ampi e rapidi. Concludo, anche se molto altro venne introdotto all’epoca, con il cinema, grazie al quale nasce una delle industrie più redditizie della storia.
Sei partito “in soggettiva” (a proposito di cinema) ma poi hai finito per fare un lungo “piano-sequenza” relativamente oggettivo… Ma la domanda chiedeva che cosa avrebbe colpito te, non che cosa avrebbe avuto successo in seguito.
Sicuramente sarei fiducioso nei confronti di una scienza che, grazie ai numerosi passi in avanti negli ambiti della genetica, della microbiologia, della medicina, delle telecomunicazioni, si è dimostrata in grado di dominare il mondo naturale ed adattarlo alle esigenze sociali ed economiche degli esseri umani. Tuttavia allo stesso tempo sarei convinto del fatto che esistano alcune invenzioni che, se sfruttate in modo stolto dalla mente scellerata dell’uomo, rischiano di costituire serie minacce per l’intera umanità: mi riferisco alla creazione di armi sofisticate ed estremamente distruttive utilizzate per scopi bellici e pericolose per la sopravvivenza della pace; parlo della meccanicizzazione del lavoro e della produzione in serie, fattori che, insieme alla manipolazione delle informazioni, riducono notevolmente il diritto inalienabile della libertà; inoltre la dignità individuale può essere seriamente messa in discussione con l’intervento della scienza sul corpo umano senza considerare i risvolti psicologici che esso può avere. Personalmente considero positivo il progresso a patto che quest’ultimo non implichi che il singolo o i gruppi di potere utilizzino lo sviluppo scientifico a scopi puramente personali, ma puntino innanzitutto al benessere individuale e collettivo, nel rispetto dei diritti che contraddistinguono il genere umano.
Quindi avresti colto non solo le luci, ma anche le ombre della cosiddetta “belle époque”…
una delle cose che mi avrebbe infuso maggior fiducia nel futuro sarebbe di sicuro stato l’impiego dell’energia nell’ambito civile e nella vita di tutti i gironi.
Altri lementi di innovazione mi avrebbero affascinato come il telegrafo e il telefono
Considera, tuttavia, che in un primo tempo l’energia elettrica (perché immagino che tu ti riferisca a questa, dal momento che l’impiego dell’energia idraulica, eolica e del vapore è molto più antico) fu adoperata soprattutto per l’illuminazione e solo dopo qualche decennio si diffusero i primi elettrodomestici (anni Venti negli U.S.A., anni Cinquanta in Italia).
Sicuramente l’introduzione della luce alimentata dalla corrente elettrica sarebbe stata una delle innovazioni più significative per me. La vita notturna nelle città prima dell’introduzione nelle luci doveva essere quasi assente perché spostarsi non era solo pericoloso ma anche difficile; con l’introduzione della luce invece le giornate si allungano concedendo maggior tempo per svagarsi alle persone.
In campo medico invece, l’introduzione dei vaccini avrebbe allungato le mie aspettative di vita.
Due aspetti senz’altro rilevanti…
Se fossi vissuto in quel periodo le innovazioni scientifiche come l’invenzione della lampadina e la scoperta della corrente alternata che tutt’ora viene ancora utilizzata mi avrebbero colpito e fatto ben sperare per il futuro.
Oltre a queste innovazioni, anche le innovazioni relative all’ambito alimentare come l’invenzione di un macchinario capace di scremare il latte , i nuovi metodi relativi alla conserva del cibo, l’invenzione del motore a scoppio (che avrebbe appunto migliorato e velocizzato la forza lavoro nei campi ) avrebbero portato ad un benessere e miglioramento dello stile di vita.
Vale quanto ho scritto a margine di altre tua risposta tardiva.
Se fossi nata circa 120 anni fa sicuramente avrei visto il Mondo cambiare pagina. Le scoperte scientifiche e tecnologiche mi avrebbero catapultato in una inimmaginabile realtà e, come una bambina, avrei visto le strade della mia città con occhi curiosi e sognanti per i grandi lampioni e il traffico caotico e veloce di auto e tram. Anche un novità come il telefono mi avrebbe meravigliato per la sua capacità di far comunicare le persone in modo “magico” ma soprattutto rapido. Credo, però, che la novità più grande e sconvolgente sarebbe stata la “grande macchina volante” che avrei visto passare sopra la mia testa.
Molto poetico, complimenti.
Purtroppo questo esercizio è antecedente allo scoppio dell’emergenza sanitaria, dunque non può essere considerato svolto, sia pure con ritardo, benché manca la giustificazione per tale ritardo.