Il saggio La filosofia antica
come via di realizzazione [file
pdf, 300 Kb] è tratto da una conferenza tenuta a Montelupo
Fiorentino, il 28 gennaio 1995. Vi si espone un'idea di filosofia come esercizio
dell'anima, ispirata alle ricerche di P.Hadot.
Nel filosofo autentico l'atto corrisponde alla parola, la dottrina è
testimionata dalla vita, secondo una nozione originaria di coerenza sia
teoretica, sia pratica.
In questo quadro quelli che vengono generalmente considerati "sistemi"
filosofici, tra loro contraddittori, appaiono vie iniziatiche o misteriche
convergenti, appartenenti alla corrente di una tradizione fondamentale (quella
pitagorico-platonica) o ai suoi rivoli.
Le contraddizioni, che pullulano all'interno della dottrina di ciascuna scuola,
non sono che apparenti. Esse dipendono dai diversi punti di vista che di volta
in volta assume il discepolo che pratichi una sempre più rigorosa disciplina
della mente. Lo scopo è la conoscenza assoluta in cui il
conoscente si scopre una sola cosa con il conosciuto. La filosofia differisce
da altre vie di realizzazione (come lo yoga) come esercizio del lògos,
ma vi si assimila, come esercizio (metaforico) di morte.