La prima forma di conoscenza è la conoscenza sensibile. Le sensazioni sono l’effetto della cosa esterna sugli organi di senso. Esse vengono unificate tramite le intuizioni pure di spazio e tempo che sono rappresentazioni a priori necessarie poste a fondamento di tutte le intuizioni esteriori.
- Lo spazio è la forma del senso esterno, cioè la condizione a priori dei soli fenomeni esterni.
- Il tempo è la forma del senso interno, è una condizione a priori di ogni fenomeno, sia esterno che interno.
Questa sintesi a priori dà origine all’intuizione empirica, ovvero al fenomeno. Poiché la realtà esterna ci è data attraverso la realtà interna, il tempo è la forma universale dei fenomeni. Poiché l’intuizione è sempre sensibile, noi possiamo conoscere solo fenomeni.
- Ma come fa Kant a sapere che spazio e tempo sono soggettivi?
Perché non sono oggetto d’esperienza, ma sono essi piuttosto la condizione di ogni possibile esperienza.
La matematica si fonda sulle intuizioni pure di spazio e tempo. Si fonda sulle forme pure della sensibilità.
- L’aritmetica è resa possibile dal tempo: un calcolo è una somma nel tempo. L’aritmetica, cioè, si basa sull’intuizione pura di tempo (cioè della successione, senza la quale il concetto di numero non sarebbe mai nato).
- La geometria dimostra a priori le proprietà delle figure mediante l’intuizione di spazio.
N. B. È importante distinguere tra il fenomeno che si forma dall’incontro tra la sensazione e le forme pure dello spazio e del tempo e la forma pura stessa (o intuizione pura), come oggetto, vuoto, della matematica.
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