Pietro il Grande e la nuova Russia

Il Peterhof, la “Versailles” russa, voluto da Pietro il Grande

Quale l’origine della moderna Russia?

Come si inserisce, in particolare, l’opera di Pietro il Grande (colui che più di ogni altro czar ha inteso modernizzare e occidentalizzare la Russia, fondando, tra l’altro, San Pietroburgo, ristrutturando l’esercito, rifondando i ranghi della nobiltà, intervenendo perfino nei costumi dei “potenti” del suo popolo) nella storia russa?

A questo fine si fruisca di questo documentario su Pietro il Grande o altri, come questo, che sviluppano il tema dell’assolutismo in Russia fino a Caterina II (rilevante per il suo impegno come sovrana illuminata, tipicamente settecentesca) e oltre.

Che quadro ne emerge? A più riprese gli czar russi (che si consideravano eredi degli imperatori o “cesari” romani tramite Bisanzio) cercarono di modernizzare il loro Paese prendendo a modello le monarchie occidentali e, in particolare, la Francia. Dal punto di vista artistico non disdegnarono di rivolgersi ad architetti italiani (come Fioravanti e come coloro che contribuirono ad arricchire San Pietroburgo di insigni palazzi). A questo fine dovettero scontarsi a più riprese (fu il caso di Ivan il Terribile nella sua lotta contro i “boiari”, ma anche di Pietro il Grande) con la nobiltà, legata alla Russia tradizionale e ai suoi valori, nonché con la Chiesa ortodossa, senza tuttavia cancellarle, ma anzi facendone uno strumento per l’esercizio del loro potere assoluto.