Mentre cresceva la tensione tra l’Occidente (capitalistico) e l’Oriente (comunistico) in Europa e nel mondo, in Italia (a seguito del referendum del 2 giugno 1946 che vide per la prima votare le donne) nacque la Repubblica che si diede un’avanzata Costituzione democratica (scritta e approvata da un’assemblea costituente eletta lo stesso giorno del referendum costituzionale) nella quale confluirono e si armonizzarono “mirabilmente” componenti significative di culture politiche, altrimenti e altrove sempre più confliggenti: la cultura liberale-repubblicana (risalente al pensiero di personaggi come Cavour e Mazzini), la cultura cattolica e la cultura marxista.
Sull’immediato dopoguerra in Italia si può fruire di questa puntata (di taglio un po’ particolare e senza filmati) de Il tempo e la storia, la prima parte di questa puntata sul referendum istituzionale del 1946 e quest’altra sulle elezioni del 1948.
Sull’organizzazione dell’Assemblea Costituente e sui suoi riferimenti culturali si può fruire di questo video; sul ruolo di Togliatti di questa puntata di Passato e presente.
In generale su questo periodo cfr. questo webdoc costruito dalla Rai.
Ecco una scheda sull’articolazione della nostra Costituzione dal punto di vista delle sue diverse “anime”.
Ecco una mia videolezione sulla nascita della repubblica e sull’ispirazione fondamentale della nostro Costituzione:
Fruisci anche di questa puntata di Passato e presente sulla costruzione politica della Costituzione.
Poiché i diritti e i doveri scaturiscono fondamentalmente dai principi conviene partire da questa parte. L’assetto istituzionale, infatti, può essere visto come lo strumento attraverso il quale garantire i diritti e i principi enunciati.
La nostra Costituzione ha un’anima liberale (che si può far risalire alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino francese del 1789), tesa a difendere i diritti civili fondamentali, ma ha anche un’anima democratica e una sociale (dovute storicamente all’influenza esercitata nella stesura della Costituzione dai partiti di massa cattolico, socialista e comunista).
N. B. Rispetto ai testi della Costituzione più diffusi reperibili in rete si integri l’art. 9 con la seguente integrazione (approvata con la legge costituzionale n. 1 dell’11 febbraio 2022):
[La Repubblica] tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
Sui diritti (rapporti) civili ecco la mia videolezione:
Puoi fruire anche di questi brevissimi video sulla libertà di pensiero e sul diritto di difesa (in tribunale).
Per quanto riguarda la condizione giuridica dello straniero (tutelato in quanto persona, non in quanto cittadino), in rapporto con il diritto internazionale, ecco una brevissima riflessione di Giuliano Amato.
Possiamo poi meditare sul passaggio dai diritti civili ai diritti e doveri sociali riflettendo, con altrettante brevissime schede video, sui valori (kantiani) costituzionalmente garantiti del rispetto, della dignità e della solidarietà.
Sull’eguaglianza in quanto eguaglianza sostanziale e non solo formale ecco un brevissimo video.
Sui rapporti economici (con particolare riguardo al diritto al lavoro, alla libertà d’iniziativa economica e ai limiti della proprietà privata) ecco la mia videolezione:
Sul passaggio dai diritti civili ai diritti sociali, mediato dal fondamentale art. 3, ecco una brevissima scheda video, che termina proprio con un riferimento all’art. 4, che proclama il diritto al lavoro. Su quest’ulitmo ecco la corrispondente scheda video, a cui possiamo associare un’altra scheda sul diritto alla giusta retribuzione.
Sui rapporti etico-sociali (con particolare riguardo al diritto all’istruzione e alla salute e al diritto di famiglia) ecco la mia videolezione:
Sul diritto alla salute, in particolare, cfr. questa brevissima scheda video (di grande attualità data l’emergenza sanitaria nazionale) che illustra anche i tratti di interesse bioetico di tale diritto.
Sul valore costituzionale della cultura ecco la corrispondente scheda video.
Sui diritti politici ecco la mia videolezione:
Infine, sull’assetto istituzionale della Repubblica, contraddistinto dalla tradizionale divisione dei poteri, cara ai liberali, ma anche da tratti pronunciatamente democratici, come la necessità per il governo di ricevere la fiducia del Parlamento o la possibilità del ricorso a referendum popolari, ecco un’ultima videolezione:
La stesura della Costituzione non impedì all’Italia di De Gasperi e di Einaudi di operare una decisiva scelta a favore del blocco occidentale e antisovietico (già nel 1947, anno del lancio del c.d. “Piano Marshall”, dunque mentre proseguivano i lavori dei costituenti), confermata dopo le decisive elezioni del 1948 (che vide la sconfitta del Fronte Popolare che univa comunisti e socialisti e la vittoria della Democrazia Cristiana, che sfiorò la maggioranza assoluta dei seggi nelle due camere), scelta “atlantica” peraltro già implicita nella “spartizione” del mondo in sfere di influenza decisa a Teheran, a Yalta (durante la guerra mondiale) e ribadita a Potsdam (subito dopo la fine della guerra in Europa).
Puoi anche confrontare il contenuto della nostra Costituzione con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti sempre nel 1948.