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Convergenze pratiche (consulenza filosofica e psicologie umanistiche)
La consulenza filosofica risolve problemi?
Per una (ri)fondazione su base storica della consulenza filosofica
Come può la consulenza filosofica diventare (sempre più) una professione?
Torniamo ad Achenbach!
Per una rifondazione storica della consulenza filosofica
di Giorgio Giacometti
Questo articolo costituisce la rielaborazione del modulo formativo che ho svolto come introduzione all’Itinerario Formativo 2018-19 di Phronesis – Associazione Italiana per la Consulenza Filosofica.
Origine: “in principio era Achenbach”
Per “consulenza filosofica” possiamo intendere molte cose diverse, se partiamo dalla semplice “espressione” e ci limitiamo a decodificarla, scomponendola nei due lemmi di cui è costituita, attingendo ad esempio a un dizionario (sotto questo profilo si potrebbe, ad esempio, considerare “consulenza filosofica” la prestazione di chi, a richiesta, fornisce semplicemente informazioni su questa o quella dottrina filosofica). Continua la lettura di Torniamo ad Achenbach!
Filosofia e vita quotidiana
Nell’agile volumetto La filosofia nella vita quotidiana. Una proposta, pubblicato da Diogene Multimedia (Bologna) quest’anno (2018), il mio amico “filosofo praticante” (come mi piace chiamarci) Stefano Zampieri (che si è già prodotto in diversi testi intersecanti, da diverse angolazioni, il multiverso delle pratiche filosofiche) propone un nuovo modo di intendere non solo la filosofia, tout court, ma la stessa pratica filosofica (come ad esempio la consulenza filosofica), cioè appunto come una forma di filosofia nella (non “della”!) vita quotidiana.
Come può la consulenza filosofica diventare (sempre più) una professione?
Da qualche tempo coloro che esercitano la consulenza filosofica si interrogano su una questione che sembra piuttosto grave e urgente:
Come può la consulenza filosofica, in quanto forma della filosofia, diventare (sempre più) una professione?
Per rispondere al quesito propongo tre tesi fondamentali, per argomentare le quali dovrò a più riprese evocare il libro in cui ho trattato estesamente della consulenza filosofica, come forma della filosofia, cercando di sviscerarne le implicazioni epistemologiche, culturali e, per quel che qui interessa, professionali: Platone 2.0. La rinascita della filosofia come palestra di vita, Milano-Udine, Mimesis 2016 (d’ora in poi “P” – per avere un’idea del contenuto di questo libro si possono leggere due penetranti recensioni: la prima di Davide Ubizzo apparsa sulla rivista “Phronesis” (Anno XIV, numero 25-26, aprile 2016), la una seconda, a cura di Augusto Cavadi, su “Comunicazione filosofica”, n. 38, maggio 2017 -).
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Via classica e via moderna alla consulenza filosofica
Consonanze e dissonanze tra il mio Platone 2.0. La rinascita della filosofia come palestra di vita e il Manuale della consulenza filosofica di Stefano Zampieri
Consegnate all’editore le prime bozze del mio Platone 2.0. La rinascita della filosofia come palestra di vita (Mimesis, Milano-Udine 2016), mi avvedo di non aver ancora letto, colpevolmente, il Manuale della consulenza filosofica (Ipoc, Milano 2013) di Stefano Zampieri.
Ciò, tuttavia, – si noti – fa sì che i due testi siano completamente indipendenti l’uno dall’altro.
Un confronto tra i due libri potrebbe, dunque, incuriosire chi fosse interessato ad approfondire il tema della consulenza filosofica, soprattutto se si considera che poche altre opere trattano di tale argomento in modo così analitico e particolareggiato.
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