Éthos anthròpo dàimon
diceva Eraclito di Efeso (fr. 119 Diels-Kranz), il che si può intendere: “il carattere (éthos) è il destino (dàimon) per l’uomo”; o anche: “si agisce secondo il proprio dèmone”…
Come impostare la questione etica in un orizzonte radicalmente monistico, come quello offerto su questo sito?