1.
Aristotele, forse il massimo filosofo greco (se
si eccettua Platone), operante nella secondo metà del IV sec. a. C. ad Atene, riferisce nella sua opera più
importante, denominata Metafisica,
le dottrine dei suoi predecessori, che egli chiama sapienti o sophòi,
(forse perché non cercavano la sapienza, come i filo-sofi [philo-sophòi],
ma credevano di averla raggiunta e, quindi, di possederla).
La maggior parte di coloro che primi filosofarono
pensarono che principi di tutte le cose fossero solo quelli materiali.
1.
I filosofi
delle origini o sapienti,
denominati anche pre-socratici,
perché operarono prima di Socrate (seconda metà del V sec. a. C.), diedero
origine ad altrettante scuole, a cui spesso si ricollegarono i filosofi
successivi.