Origini

 

1.                Per filosofia, qualunque cosa essa sia, si intende un’attività che si è manifestata nella storia.

1.1.            Possiamo offrire un diagramma cronologico indicativo delle posizioni relative degli autori e delle correnti principali della filosofia nella storia.

1.1.1.                  In ascissa abbiamo posto l’asse del tempo

1.1.2.                  In ordinata abbiamo posto un asse indicante approssimativamente il grado di maggiore o minore (0) “tasso di materialismo” di ciascuna “filosofia”, in modo da avere un ulteriore criterio per la classificazione, soprattutto delle “filosofie” della medesima epoca.

1.2.            Possiamo, ora, intraprendere un cammino che ripercorra in modo rapido e sintetico le tappe fondamentali della storia della filosofia antica[1].

1.2.1.                  Questo cammino ci permetterà, in seguito, di inquadrare o contestualizzare storicamente i problemi filosofici che via via discuteremo.

 

2.                Philo-sophìa” [filo-sofia] significa amore della sapienza[2].

2.1.            Philo-sophìa” è parola greca, perché la filosofia, come noi la conosciamo, è sorta in Grecia intorno al VII sec. a.C..

2.1.1.                  Per estensione oggi chiamiamo “filosofie” anche talune dottrine extraeuropee, indiane e cinesi, per esempio, come il buddismo o il confucianesimo che hanno diversi elementi comuni alla filosofia, soprattutto antica (e, quindi, le somigliano)[3].

2.1.2.                  Per tradizione, tuttavia, consideriamo, per il momento, solo la filosofia greca, se non altro perché

2.1.2.1.              è quella da cui deriva lo stesso termine philo-sophìa e quindi ne ha fissato il significato;

2.1.2.2.              è quella da cui derivano il pensiero e la stessa scienza moderna;

2.1.2.3.              ha guidato l’interpretazione delle tre grandi religioni del Libro (ebraismo, cristianesimo, islam).

        

2.2.            Le condizioni che hanno reso possibile la nascita della filosofia, in Grecia, secondo gli studiosi moderni, sono

2.2.1.                  la diffusione, soprattutto nelle colonie greche dell’Asia, di regimi politici democratici[4] ;

2.2.2.                  la mancanza di una religione organizzata e gerarchica, che, considerata depositaria di una verità giù data, avrebbe impedito o semplicemente reso superflua la ricerca razionale[5];

2.2.3.                  dubbi e incertezze circa le vere cause dei fenomeni.

2.2.3.1.              Se non ci fosse stata ignoranza non ci sarebbe stato bisogno di cercare la conoscenza, un desiderio di spiegazione.

2.3.2.1.1..                   Tuttavia, come ci farà capire Socrate, perché si cominci a cercare non basta l’ignoranza, ma occorre anche la consapevolezza dell’ignoranza

2.3.            Le informazioni che abbiamo sulla filosofia delle origini ci vengono principalmente

2.3.1.                  dai primi filosofi di cui abbiamo opere intere, cioè Platone e Aristotele (IV sec. a. C., operanti in Atene);

2.3.2.                  dai doxografi [=scrittori di opinioni, dòxai], cioè autori successivi che riferiscono le opinioni dei filosofi più antichi, a volte riportando frammenti delle loro opere[6].

 

3.                Se la filosofia è ricerca dei presupposti di ciò che si opina (= pensa), l’ideale o lo scopo ultimo di tale ricerca è quella di arrivare a principi, e soprattutto a un principio primo, da cui tutto possa essere derivato e che, quindi, ci permetta di spiegare ogni cosa.

3.1.            I più antichi filosofi di cui si abbia testimonianza, vissuti nella Ionia[7], cioè in Asia Minore, in particolare nella città di Mileto, tra VII e VI sec. a. C., identificarono principi naturali (invece che, per esempio, Dio).

3.1.1.                  Tali filosofi, perciò, vengono chiamati naturalisti o fisici (physis in greco significa natura).

3.1.2.                  Tra le prime sostanze considerate primordiali ricordiamo l’acqua secondo il filosofo Talete, qualcosa di infinito secondo Anassimandro, contemporaneo di Talete e, infine, l’aria secondo Anassimene, più giovane dei precedenti.

 

3.1.3.                  La filosofia ionica ha per oggetto la natura, ed è caratterizzata da ilozoismo, panteismo, monismo[8]

 

3.2.            Ai primi filosofi vissuti nella Ionia seguirono altri. Tutti questi filosofi delle origini sono indicati generalmente come pre-socratici, perché operarono prima di Socrate (operante ad Atene, nella seconda metà del V sec. a.C.). Tuttavia forse è meglio indicarli come “sapienti”, secondo un’antica tradizione.



[1] Per compiere questo cammino possiamo fare ricorso a un buon manuale. Noi ci varremo di Nicola Abbagnano, Giovanni Fornero, Autori di Fare filosofia, vol. I, Torino, Paravia 1998. Per identificare il più possibile univocamente i passi del manuale che prenderemo in considerazione (dal momento che nelle diverse edizioni i numeri di pagina possono essere cambiati) li citeremo richiamando nell’ordine il numero a) di capitolo [cap.], b) di paragrafo [§]e, se necessario, indicando c) il capoverso [c] (eventualmente precisati da termini in parentesi indicanti il rispettivo argomento). Il capoverso è una porzione di testo separata dal resto da un punto a capo.  Invece che da paragrafo e capoverso il capitolo può essere seguito dall’indicazione del relativo glossario [G], eventualmente precisato dai termini di interesse.

Quando la lettura del manuale è suggerita ma non obbligatoria il riferimento è posto tra parentesi quadre.

es l’indicazione cap. I, § 2 (Le condizioni storiche e politiche ecc.), cc. 3- 4 identifica i capoversi terzo e quarto del secondo paragrafo (al titolo del quale si accenna in parentesi) del capitolo primo. L’indicazione cap. II, § 5 (Anassimene.), c. –2 [meno due] indica altresì il penultimo capoverso del paragrafo 5 (dedicato al filosofo Anassimene) del capitolo secondo. L’indicazione cap. I, G: metafisica, gnoseologia, etica indica il glossario relativo al capitolo primo, precisando i termini di interesse.

[2] Cfr. cap. I, § 5.

[3] [Cfr. cap. I, § 1]

[4] Alcune ragioni per cui la democrazia è favorevole allo sviluppo della filosofia sono indicate in cap. I, §2.

[5] Nonostante le restrizioni alla libertà di pensiero che comunque la religione della città greca poneva (cfr. cap. I, §3, c. –1)

[6] [Cfr. cap. I, § 7]

[7] Cfr. cartina a p. 2

[8] Cfr. cap. II, G: natura, ilozoismo, panteismo, monismo.