Il saggio Meditare Plotino [file pdf, 859 Kb] è tratto da un seminario tenuto all'Università di Padova, nel marzo 1994. Il concetto di filosofia come esercizio dell'anima viene qui sperimentato come guida ermeneutica per l'intelligenza delle Enneadi di Plotino, il celebre filosofo neoplatonico del III sec. d.C. Il presupposto è quello dell'insufficienza di ogni strategia interpretativa che si limiti a generare letture semplicemente coerenti di un testo filosofico, dal punto di vista formale. Si rivendica la possibilità che la sua esatta comprensione postuli una conoscenza in qualche modo indipendente degli "oggetti" di cui il testo tratta e, corrispondentemente, un grado di "elevazione" intellettuale congruente, pena l'equivocazione del messaggio. L'aporia in cui ci si imbatte, sotto questo profilo, non va risolta con distinzioni semantiche, ma considerata piuttosto la spia della necessità di un'intuizione intellettuale.
"Il risultato paradossale di questo incontro con il testo antico è che se noi credevamo di interpretarlo, in verità è il testo che interpreta noi stessi (le nostre ansie e le nostre attese), se noi credevamo di interrogarlo, è piuttosto il testo che interroga noi e ci chiede conto, alla maniera di Socrate, del modo in cui viviamo".