Coraggio

 

1.              Se qualcuno si getta nel fuoco, lo si dirà coraggioso? Dipende, si dirà.

1.1.           Se vi si getta per salvare qualcuno, si.

1.2.           Se lo fa per inconsapevolezza, certamente no.

1.3.           E se lo fa per uccidersi? Dipende, si dirà ancora.

1.3.1.                 Se si tratta di un gesto esemplare, compiuto per manifestare l'estremo tributo a un'idea.... Si ma...

2.              Per introdurre la discussione di questo argomento, proviamo a farci soccorrere da un estratto del Lachete di Platone

3.              A questo punto possiamo proporre possibili risposte alle seguenti domande.

3.1.           Che cos'è il coraggio?

1.1.1.                 Questa domanda è una domanda tipicamente filosofica, poiché si chiede “che cos’è” una cosa, cioè l’essenza di qualcosa.

1.1.1.1.              Rispondere a una domanda di questo tipo significa dare la definizione della cosa su cui verte la domanda.

3.1.1.                 Difficile dire che cosa sia il coraggio. Se partiamo da certi presupposti possiamo dire che è una virtù, e che implica un sapere.

3.2.           Da che cosa dipende il coraggio? Il coraggio presuppone intelligenza, forza, bontà?

3.2.1.                 Sembra che possiamo convenire sul fatto che il coraggio presupponga l'intelligenza e la bontà dell'azione compiuta in forza di esso, anche se non tutte le azioni intelligenti e buone sono per ciò stesso coraggiose. Dunque il coraggio dovrebbe dipendere anche da altro

3.3.           Come possiamo dare la definizione di qualcosa come il coraggio?

3.3.1.                 Per definire il coraggio non è sufficiente che ne forniamo esempi. Dobbiamo trovare qualcosa che rimane identico in tutti i casi, cioè l'essenza del coraggio.